Grazie alle biblioteche sono diventata una fedelissima cliente di librerie!

Grazie alle biblioteche sono diventata una fedelissima cliente di librerie!

Saluto questo gruppo, che mi ha appena accolta, con una riflessione personale che vorrei condividere.

Da qualche tempo preferisco leggere libri provenienti dal circuito bibliotecario.

Per qual motivo? Innanzitutto, perché hanno una loro storia che va oltre quella raccontata.

Sono libri che entrano nelle case, scaldano i cuori e stimolano le menti di una moltitudine di persone. Quanta vita e quante emozioni passano tra quelle pagine!

Allo stesso tempo, mi mette spesso a disagio comperarmi un libro che, letto una sola volta o poco più, viene poi dimenticato in una delle librerie di casa, utili solo a deliziare gli occhi, semmai.

Sarà anche una questione economica e/o di sostenibilità? Non più di tanto.

Per certo, sono una grande sostenitrice delle biblioteche. È una meraviglia perdersi tra tutti quegli scaffali. Soprattutto, stimolano fortemente la lettura, anche di scrittori meno noti. Ma poi siamo così convinti che queste riducano le vendite dei libri?

Io leggo un libro a settimana… e tanti li consiglio e spesso li regalo agli amici. Come a dire che grazie alle biblioteche sono diventata una fedelissima cliente di librerie!

Insomma, dal canto mio, evviva le biblioteche!

Possedere un libro è un gesto silenzioso ma profondo: significa scegliere di abitare una storia, di tenerla vicina, di lasciarla sedimentare nel tempo, pronta a essere riletta, sottolineata, vissuta più volte. È un atto d’amore verso l’oggetto, ma anche verso l’esperienza che racchiude.

Eppure, leggere un libro in prestito, sfogliarlo sapendo che è passato per altre mani, ha un fascino diverso: quello della condivisione, della circolazione libera delle idee, del sapere che una storia può appartenere a molti senza perdere la sua forza.

La biblioteca, lungi dall’essere un’alternativa “povera” all’acquisto, è un presidio di cultura, un luogo di scoperta e libertà. Non toglie valore al mercato editoriale: al contrario, lo sostiene. Permette l’accesso gratuito alla lettura, invoglia alla curiosità, fa nascere nuovi lettori, e spesso trasforma un incontro casuale in una passione duratura. Molti autori, soprattutto quelli meno noti, trovano nelle biblioteche il loro primo pubblico, la loro prima voce nel mondo.

Possedere e prendere in prestito non sono gesti in competizione, ma due facce dello stesso desiderio: quello di leggere, conoscere, sentirsi parte di una comunità di storie. La biblioteca non impoverisce il libro: lo moltiplica.

Questa è la mia opinione. E la vostra?

Di Karin Zaghi

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

1 Commento

  1. A me piace tantissimo leggere ma preferisco ‘possedere’ il libro che leggo. Amo sottolineare con la matita le frasi e/le parole dei libri che leggo, scrivere brevi commenti. Amo le biblioteche e in passato sono stata volontaria in una biblioteca ma, purtroppo, ho smesso per motivi di salute. Quando posso vado ad ascoltare presentazioni, partecipare ad incontri.. rileggere. Amo molto rileggere….buone letture.

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