GLI INTRAMONTABILI: JANE EYRE Charlotte Bronte

GLI INTRAMONTABILI: JANE EYRE, di Charlotte Bronte

 

 

Recensione 1

In una società – chiamatela Vittoriana o con altro nome tanto il senso della sostanza non cambia – di scimmie addomesticate ai più ipocriti principi, abbandonata all’inerzia dell’ozio, all’illusoria estetica di facciata, si muove Jane Eyre sorretta da una gentilezza spontanea e di amor proprio innato.

Piccola e scialba, dalle fattezze irregolari e marcate, povera e orfana, un lupus naturae, Jane si muove con la bellezza e l’intelligenza dell’osservazione, con la capacità di saper ascoltare il suono di ciò che agli sciocchi non è consentito: l’anima delle persone e delle cose.
Un piccolo essere sorretto dalla sola forza delle sue esili gambe, dalla tenacia e sofferta potenza della perseveranza, un essere che riuscirà, goccia dopo goccia, a capovolgere la maschera carnevalesca di una società che lo rifiuta, sottomettendo questa al silenzio di una natura amica (deliziose le descrizioni e le atmosfere del paesaggio)

“Jane Eyer” è una lunga passionata confessione dove l’io narrante apre le porte alla schiettezza, all’amore, all’ autodeterminazione con il solo e umile vigore della sua immaginazione, vagabonda e sfrenata, creando una storia dalla forza scardinante.
In un mondo circoscritto da confini interiori e spirituali marcatamente delineati, Jane abbatterà i pregiudizi e le convenzioni e vivrà, facendo appello al suo coraggio e ai suoi principi, una delle storie d’amore più belle e più romantiche di tutti i tempi.
In una società che la vuole insignificante Lei, Jane, riuscirà a emergere vittoriosa poiché scoprirà di avere un fiducioso e incorruttibile alleato: se stessa.

“Posso vivere sola, se il rispetto di me stessa e le circostanze me lo chiederanno. Non ho bisogno di vendere l’anima per comperare la felicità. Ho un tesoro interiore che mi mantiene viva anche se i piaceri esterni mi saranno negati o offerti a un prezzo che non saprò accettare”
E, ancora, in una società che reclama vendetta, rancore e disprezzo, Lei saprà perdonare i torti subiti poiché comprende che chi l’ha umiliata e disprezzata non ha fatto altro che umiliare se stesso: un boomerang.

Un romanzo senza tempo che profuma di Donna (la “D” maiuscola è d’obbligo).

Una Donna che si ama, senza lode e senza inganno, e che si sa far amare. Del resto è risaputo che chi è padrone dei propri sentimenti è in grado di saperli riconoscere nell’altro.
Mi è proprio piaciuto assai

“Meglio vale un pasto di erbe, ove vi sia amore, che di bue ingrassato, ove vi sia odio”

E per finire un augurio alla Jane Eyre: dalle ceneri appare la parola RESURGAM, sempre.

Buona lettura

Recensione di Patrizia Zara

Recensione 2

Quando mi trovo davanti ad un “capolavoro ” ho l’impressione sempre di non riuscire a trovare le parole giuste per raccontare cosa in effetti il libro mi abbia lasciato.

Definisco “capolavoro ” quel libro o quell’opera capace di parlare all’essere umano attraverso le diverse epoche storiche.

Beh, questo romanzo scritto nell’ottocento ha parlato a me, oggi . A distanza di così tanti secoli, è possibile che un libro possa dire tanto? Ebbene sì. Jane Eyre, considerato in parte un romanzo autobiografico, narra le vicende di una giovane donna dal temperamento passionale ,che combatte la povertà e le vicende avverse della vita, con forza di volontà e desiderio di elevarsi moralmente.

Jane ,orfana di padre e madre, viene allevata da una famiglia che non la riconosce e la rifiuta. Vive anche l’esperienza di un istituto dove sarà allevata secondo un’educazione religiosa. Dura è la vita in istituto, ma lei riesce a farsi apprezzare, tanto che diventa maestra di altre ragazze. Infine viene assunta come istitutrice presso una famiglia benestante.

In tutto il romanzo troviamo il suo bisogno di amare e di essere amata, nonostante le avversità e grazie alla sua ferrea determinazione, questo bisogno troverà soddisfazione.

Jane dice di no ad un amore adultero, dice di no all’amore falso . Solo al termine del romanzo sarà completamente felice.

Nel corso delle vicende farà esperienza di una famiglia, che lei non ha mai avuto.

Perché dovreste leggere questo romanzo?

Perché Jane è una donna che vive aldilà degli schemi e dei pregiudizi della sua epoca , una donna che non ha paura di ascoltare se stessa per trovare la propria felicità.

Ho trovato in Jane un personaggio di una grande levatura morale e spirituale.

Credo che questo possa essere giustamente considerato un romanzo “di formazione ” da leggere e far leggere ai nostri figli e in generale ai ragazzi alla ricerca di se stessi.

Buona lettura
Recensione di Simona Stefanelli
JANE EYRE Charlotte e Bronte

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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