L’AMORE È UNA COSA SEMPLICE, di François Bégaudeau (Salani – settembre 2024)
Che romanzo delizioso è riuscito a scrivere François Bégaudeau.
Cinquant’anni di vita coniugale compressi in poco più di cento pagine. È questo il tour de force che l’autore francese fa compiere al lettore con il suo ultimo lavoro, intitolato in originale semplicemente L’amour.
Si potrebbe riassumere il romanzo dicendo che è la storia di una coppia tranquilla. Siamo in una piccola cittadina nell’ovest della Francia. Jacques e Jeanne sono due giovani di origini modeste: lei è una semplice impiegata, lui si occupa di cura e progettazione di giardini. Il loro incontro non è straordinario, così come non lo è il loro rapporto. È una quotidianità apparentemente noiosa e senza tanti drammi (a parte un tradimento a testa: nulla viene tenuto nascosto): un matrimonio, un figlio e poi dei nipoti, giornate che si susseguono e si somigliano, qualche viaggio. Una vita di routine come tante altre. È un buon materiale per un romanzo? Sorprendentemente, sì, e Bégaudeau, evoca la vita di Jacques e Jeanne con tenerezza e malinconia.
Siamo lontanissimi dai romanzi sulla coppia del dopo metoo. Siamo lontanissimi anche dalla passione divorante e dalle complicate relazioni romantiche. Potrebbe essere tutto molto noioso, ma invece è tutto scritto molto bene e la bravura dell’autore è quella di far affezionare il lettore ai suoi protagonisti. E nel finale ci si commuove, pure molto, per alcuni, magari fino alle lacrime. Un romanzo che è come una cartolina color seppia che potremmo trovare in una vecchia scatola da scarpe a casa dei nostri genitori. Magari non ci metteremo mai a guardarle tutti i giorni, ma ogni tanto, quanto fa bene farlo.
Recensione di Moreno Migliorati
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