GABRIELLA GAROFANO E CANNELLA Jorge Amado

Gabriella, garofano e cannella di Jorge Amado (Einaudi)

Una storia che profuma di terra calda e spezie, dove si intrecciano carne e spirito, desiderio e rivoluzione, in un affresco vivo della Bahia degli anni Venti del secolo scorso.

Gabriella – pelle color cannella, fragranza di garofano – arriva a Ilhéus, porto opulento di cacao, come una brezza che danza scalza sulla polvere, ignara delle regole d’onore, indifferente ai codici imposti dagli uomini. Non rivendica, non sfida apertamente: è semplicemente sé stessa, e proprio in questa naturalezza risiede la sua forza sovversiva. Ama con libertà, cucina con le mani e con l’anima, canta con la voce del vento, balla con il corpo del sole. Gabriella non conosce ideologie, ma incarna il cambiamento di un Brasile che si risveglia tra sogno e disobbedienza.

Accanto a lei, Nacib Saad – uomo d’affari, arabo rispettabile, proprietario del Bar Vesuvio – si perde in un amore che ha il sapore delle spezie e la fame della carne. Il loro legame è istinto, tatto, bisogno: in portoghese “comer” è verbo doppio – nutrirsi e amare – e Amado lo usa per raccontare un amore che non si pensa, ma si vive.

E tutt’intorno, Bahia si muove e si agita, attraversata da lotte e tensioni. Da una parte i vecchi latifondisti, padroni della terra e del tempo; dall’altra gli uomini nuovi, affamati di modernità. È l’alba di un mondo che cambia volto, e ogni pagina lo racconta con la febbre di una terra che arde sotto il sole e sotto la Storia.

La scrittura di Amado è un canto di sale e zucchero, un equilibrio sensuale tra poesia e precisione. Non c’è retorica, ma una bellezza che nasce dal dettaglio: il colore di una veste, il rumore di una risata, l’odore del caffè che sale dalle cucine. Bahia non è cornice, ma creatura viva: suona, soffre, danza, sogna. È samba e fede, è sangue e sorriso.

Gabriella non è un’eroina costruita, ma una presenza luminosa, una donna che libera senza sapere di farlo, che sovverte senza dichiararlo, che brucia le regole con la sola forza del suo esistere. In lei si fondono il corpo e la libertà, il femminile e l’universale.

Gabriella, garofano e cannella è una danza narrativa in cui Amado tesse il destino di un’epoca con la delicatezza del garofano e l’intensità ardente della cannella.

Una lettura che è esperienza, viaggio, incanto.

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