La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Il Commissario Geron Rath

La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Il Commissario Geron Rath (Volker Kutscher)

 

Puntata n. 114

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Il Commissario Geron Rath

Commissario di polizia, Gereon Rath è il protagonista dei romanzi dello scrittore tedesco Volker Kutscher, pubblicati in Italia dalle case editrici Sem e Feltrinelli fino al quinto libro della serie, mentre in Germania è da poco uscito l’ultimo volume, il decimo. Tutti i libri sono ambientati a Berlino, ciascuno racconta una vicenda incentrata attorno ad un’indagine di cui il commissario Rath si occupa, in un periodo compreso tra il 1929 e il 1938 (ogni libro corrisponde ad un anno), anni cruciali per il destino della Germania e dell’Europa intera.

Nel volume uno, “Il pesce bagnato”, Gereon Rath si trova a Berlino da pochi mesi: è stato infatti trasferito in città da Colonia, dove lavorava alla sezione Omicidi, mentre a Berlino è impiegato nella Buoncostume, ruolo che comporta per lui una regressione di carriera, regressione dovuta ad un incidente che l’aveva visto vittima di una campagna diffamatoria montata dalla stampa cittadina e che aveva reso necessario il trasferimento di città e di sezione. Alla Buoncostume, Gereon si occupa di locali notturni clandestini, prostituzione, pornografia, spaccio e uso di droghe, abitudini non insolite nella Berlino di quegli anni (siamo nel 1929). Ben presto, però, si troverà coinvolto in un caso di omicidio: il cadavere di un uomo, orrendamente torturato e alla guida di un’auto rubata, viene ripescato in un canale cittadino.

Il rinvenimento lo coinvolge personalmente e lo porterà ad un’indagine parallela e nascosta rispetto a quella ufficiale della Buoncostume, un’indagine intricatissima e piena di colpi di scena… Fin da questo primo libro, fa la propria comparsa la bella e ambiziosa stenografa Charlotte Ritter, impiegata alla sezione Omicidi, e con cui Gereon intreccerà una relazione amorosa. Oltre a lei, tra i nuovi colleghi e superiori, c’è chi lo stima, chi lo detesta, chi lo aiuterà ad ambientarsi in città, chi tenterà di mettergli i bastoni tra le ruote … un collega con cui legherà particolarmente è Reinhold Graf. Distintosi per le proprie doti investigative e grazie ad un appoggio “dall’alto”, Rath passerà poi alla sezione Omicidi della polizia di Berlino, dove infatti lo troviamo nel secondo volume, “La morte non fa rumore”, questa volta alle prese con la morte di una diva del cinema, Betty Winter, colpita da un riflettore durante le riprese del suo primo film sonoro.

Oltre all’elemento giallo/poliziesco, prosegue la storia personale del protagonista, che vediamo particolarmente tormentato e malinconico, a causa dei fantasmi del passato che tornano spesso a fargli visita e della sua vita sentimentale e famigliare non semplice: il padre lo chiama solo per convenienza (in questo libro gli commissiona un’indagine privata a favore del borgomastro di Colonia Adenauer), l’ex fidanzata Charlie è uscita momentaneamente dalla sua vita, il commissario-capo Bohm non lo vede di buon occhio e non gli nasconde la propria antipatia, anche a causa della sua testardaggine e dello stile di vita e di lavoro tendenzialmente solitario e poco collaborativo. Arriviamo quindi all’anno 1931 e al terzo libro della serie intitolato “Goldstein”: in questo terzo appuntamento con la penna di Kutscher, il commissario è alle prese con la sorveglianza di Abe Goldstein, gangster americano di origini ebraiche giunto a Berlino per motivi misteriosi, su cui la polizia, insospettita dalla sua presenza, si interroga fin da subito. Immediatamente dopo il suo arrivo in città, scompaiono due esponenti di spicco di bande rivali cittadine, i cui nomi sono noti a Rath anche grazie al suo “sodalizio” (alquanto discutibile) con il signor J. Marlow, esponente di punta di uno dei consorzi che gestiscono la criminalità berlinese, tra droga, locali notturni e prostituzione …

La polizia immagina un coinvolgimento da parte di Goldstein la cui sorveglianza, affidata proprio a Rath, si farà più serrata, nonostante i numerosi tentativi di eluderla. Accanto a Gereon, troviamo personaggi già noti: la fidanzata Charlie, con cui la storia procede tra alti e bassi, discussioni e riappacificazioni, e che vediamo protagonista di un’indagine parallela; l’inseparabile cagnetta Kirie, presente dal secondo volume della serie; così come i tanti colleghi e superiori della sezione Omicidi, tra cui l’amico e compagno di bevute Graf. Nel quarto libro, “Il tempio del piacere”, Rath è alle prese con un assassinio avvenuto in un modaiolo locale berlinese, lo Haus Vaterland, il “tempio del piacere” del titolo. L’indagine questa volta lo porterà lontano da Berlino, nella Prussia orientale, regione allora separata dal restante territorio tedesco dal cosiddetto “Corridoio di Danzica”. Parallelamente all’indagine che Rath svolge in Masuria, i colleghi della Burg e l’aspirante commissario di polizia Charlie, tornata a Berlino dopo dieci mesi trascorsi a Parigi, lavorano in città, dove la donna si introduce sotto copertura nel “tempio del piacere”. Nel quinto volume “Berlino brucia“, l’ultimo pubblicato in Italia, la vicenda si apre a Colonia, città natale del commissario, che, festeggiato il carnevale con l’amico di sempre Paul, dovrà poi gestire i postumi una grave sbornia, la donna sbagliata nel letto e una telefonata da Berlino: “Il Reichstag è in fiamme, rientrare alla base! Divieto di ferie immediato!” Tornato a Berlino, Rath è coinvolto nella caccia da parte della polizia politica ai comunisti, ritenuti i responsabili dell’incendio, in più gli viene affidato il compito di risolvere una misteriosa serie di omicidi che stanno decimando alcuni veterani di guerra.

Per rendere ancora più intricata la vicenda, Kutscher fa entrare in gioco anche il boss della malavita berlinese J. Marlow, cui Gereon deve più di un favore, e per cui dovrà attivarsi con lo scopo di liberare un suo “socio in affari” dalle grinfie delle SA. In questo quinto volume, la vita privata di Gereon conosce una svolta importante che vedrà protagonista Charlie… Siamo ormai giunti all’anno 1933, anno in cui Gereon, dopo la nomina di Hitler a cancelliere del Reich, è testimone di una profonda trasformazione della società tedesca, la nazificazione del Paese, in un clima di sempre maggior terrore e diffidenza reciproca, dove nella polizia e nei posti di potere non c’è più posto per gli ebrei e per la vecchia classe dirigente che si rifiuta di sostenere la Rivoluzione nazionalsocialista e di lavorare per il progresso e lo splendore della nuova Germania, un Paese dove sembrano essere diventati tutti nazisti, dal collega e amico Graf che andrà a lavorare nella Polizia politica (quella che diventerà la famigerata Gestapo), alle colleghe e superiori di Charlie, fanatiche sostenitrici del Fuhrer. In questo contesto socio-politico di grande cambiamento, Rath sembra illudersi che le cose presto torneranno quelle di una volta, a differenza di Charlie che dimostra di possedere una consapevolezza e una lungimiranza che le permetteranno di osservare con sguardo critico e lucido ciò che sta avvenendo nella società tedesca. Insomma, tra pregi e difetti, luci ed ombre, il personaggio di Gereon Rath risulta estremamente umano, in quanto non moralmente e politicamente incrollabile, ma per questo assolutamente realistico e verosimile.

 

Di Valentina Ferrari

 

Babilon Berlin (Il pesce bagnato) Volker Kutscher

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LA MORTE NON FA RUMORE Volker Kutscher

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BERLINO BRUCIA Volker Kutschere

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