STELLA MARIS Cormac McCarthy

STELLA MARIS, di Cormac McCarthy (Einaudi – settembre 2023)

Un lungo dialogo tra uno psichiatra e la sua giovane paziente, genio matematico e musicale, preda di vari scompensi e di una disperazione lucida e assoluta, ci guida attraverso il tentativo di trovare il senso dell’esistenza.

Il teorema dell’incompletezza di Gödel è una visione della realtà dell’universo? Hanno ragione i matematici cosiddetti platonici, l’universo esiste in base a principi matematici o la matematica esiste senza bisogno di essere provata, e in questo caso, l’universo cos’è? E la nostra esistenza di quale realtà fa parte, se una realtà c’è? L’intelligenza, caratteristica degli organismi evoluti, è una facoltà o una condanna? E il linguaggio ha ostacolato l’espressione delle capacità inconsce, contraddicendo così tutti i principi darwiniani?

Chi ha ragione, Aristotele o Platone?

McCarthy con il suo ultimo romanzo “Stella Maris”, seconda parte della diade costituita con il precedente “Il passeggero”, è un grande omaggio alla cultura classica, dalla quale tutto, TUTTO ha avuto indiscutibilmente, incontrovertibilmente origine, e lo è anche nella forma dialogo, come un moderno dialogo di Platone. È un omaggio alla scienza, alla filosofia e alla loro storia, ma ci mette davanti ai più grandi interrogativi dell’esistere, alla ricerca di un suo senso. Scavando fra dimostrazioni matematiche e virtuosismi musicali, ci mette di fronte a una drammatica possibilità: alla disperazione a cui l’esistenza, in una somma ingiustizia, ci può condannare, non c’è via d’uscita. Forse il passeggero scomparso del precedente romanzo siamo tutti noi, e la nostra ricerca di un senso. L’esistere è sempre una ricerca, un desiderio d’amore e di felicità, e se la vita ci condanna a un amore impossibile, a una felicità irraggiungibile, la ragione e/o la trascendenza non ci salveranno. Cercheremo sempre e soltanto una mano che tenga la nostra “perché è quello che fanno le persone quando aspettano la fine di qualcosa”.

L’ ultimo romanzo di Cormac McCarthy, scomparso poco tempo fa a più di novant’anni, non è un testamento, ma un lascito, un commovente, grandioso lascito di questo grande Maestro, di cui non possiamo che essere grati.

Recensione di Lucia Serracca

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.