ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO V La prigioniera Marcel Proust 

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO V La prigioniera, di Marcel Proust

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Marcel Proust • Alla ricerca del tempo perduto V La prigioniera • anno 1923 L’amore esiste, si interroga Proust, nel senso romantico del termine, inteso cioè come idealizzazione del compagno/a, caratterizzato da profonda passione e sensazione di fusione con l’oggetto amato ? L’autore ritiene di no e raccontando la sua storia con Albertine, la descrive caratterizzata da continui ripensamenti, determinati da pulsioni più sessuali che amorose, gelosia verso chi potrebbe “sottrargli” l’amata, paura della perdita e al contrario sensazione di noia/non amore quando invece l’amata è a sua completa disposizione.

 

 

L’altro non esiste se non in rapporto all’amato/a e l’amore non è niente più che un capriccio passeggero, che invade, limitando la percezione del mondo esterno, tutti i sensi fino a che, un bel giorno, così all’improvviso, scompare. Il concetto è stato espresso da Proust già “in un amore di Swann” parte del primo libro de la recherche du temps perdu e in quell’occasione mi era sembrato più efficace, più sentito. Li c’era Swann, un bell’uomo, apprezzato dalle donne che si invaghiva di Odette una ex prostituta che per conquistarlo e farsi sposare lo faceva soffrire. Qui c’è Marcel, uomo mite, sofferente e malaticcio che con le donne non ha mai avuto fortuna e che è costretto a rinchiudere nella sua casa Albertine perché troppo timoroso e spaventato dal mondo. Con Swann il rapporto, pur travagliato, è sicuramente più sano, qui appare invece malato e perverso.

 

 

Ecco alcune frasi: “E in amore è più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un’abitudine” “in una separazione, è chi non ama d’amore a dire le cose più tenere, dato che l’amore non si esprime direttamente – …destare, nell’essere che lo ispira senza provarlo, un affetto, una riconoscenza meno egoistici del sentimento che li ha provocati, e destinati forse, dopo anni di separazione, quando più niente di quello resisterà nell’amante d’un tempo, a sussistere ancora nell’amata”.

 

Recensione di Barbara Gatti

 

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO IV Sodoma e Gomorra Marcel Proust

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