PREMIO SCERBANENCO 2016: La lettrice scomparsa, di Fabio Stassi (Sellerio)
L’idea è geniale. Un insegnante precario, irrisolto e squattrinato, con una storia di assenza e di fallimenti alle spalle, si inventa, per sbarcare il lunario, l’attività di biblioterapeuta, si propone, cioè, di curare i problemi dei pazienti, consigliando loro le letture più appropriate al caso.
Il libro come medicina, dunque, la letteratura come terapia e, persino, come chiave interpretativa per indagare sulla improvvisa scomparsa della vicina di casa, accanita lettrice, nella vicenda che fa da sfondo giallo al romanzo.
Bella scrittura, belle riflessioni, un viaggio interessante nella letteratura. Certamente non un capolavoro, ma un romanzo decisamente piacevole e stimolante.
Recensione di Ignazio Merlisenna
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