LUNA COMANCHE Larry McMurtry

LUNA COMANCHE, di Larry McMurtry (Einaudi – febbraio 2025)

 

 

Quando ho iniziato a leggere “Luna Comanche” , l’ultimo volume della saga creata da McMurtry, ho sentito montare dentro di me un misto di inquietudine e tristezza. La sensazione mi ha accompagnato a lungo, più o meno fino alla metà del voluminoso tomo, mentre lentamente procedevo nella lettura.

Pensavo che non avrei più avuto occasione di sentirmi partecipe delle vite dei due protagonisti e dei molti personaggi che popolano le oltre duemilaseicento pagine che compongono la monumentale tetralogia.

Poi c’è un momento in cui Gus e Woodrow si imbattono in alcune persone che stanno costruendo un saloon: corde, travi di legno, chiodi e martelli nelle mani degli operai che edificano il cantiere, e il nome di un luogo che inizia a far capolino, a risuonare nell’aria, nel bel mezzo del nulla di una radura desolata. Lonesome Dove.

Di colpo, un sorriso mi si è spalancato sul viso.

Allora ho capito. Il prodigio compiuto da McMurtry è aver manomesso il tempo, sovvertendo l’ordine delle cose. Sappiamo esserci un inizio dopo la fine, una sorta di cortocircuito temporale che consegna la leggenda di Gus e Call all’immortalità di una ripetizione circolare, eterna.

Abbiamo conosciuto i due ranger già adulti, alla soglia della vecchia; li abbiamo accompagnati per un bel pezzo di strada, per vederli poi di spalle incamminarsi verso il tramonto delle loro esistenze. Li ritroviamo appena arruolati, giovani e inesperti, con l’intero orizzonte spianato davanti ai loro occhi. Ora vanno di nuovo incamminandosi verso la maturità, ovvero l’inizio della fine, mentre un luogo leggendario sta pian piano vedendo la luce.

Ci avviciniamo alle ultime pagine, testimoni di un tempo che sta iniziando a cambiare per sempre. La fine di un’epoca è vicina, il mito della frontiera è una flebile fiamma che va spegnendosi lentamente. Come per effetto di una specie di incantesimo o della più dolce delle maledizioni, il crepuscolo insegue l’alba, proprio come la preda insegue il cacciatore, in questa bizzarra e meravigliosa giostra di frontiera.

Ora la leggenda può nuovamente avere inizio.

Larry McMurtry

“Luna Comanche”

Traduzione di Gaspare Bona

Einaudi.

Recensione di Valerio Scarcia

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