Libro/Film – Dracula di Bram Stoker, la visione del film di F. F. Coppola
ATTENZIONE SPOILER
Tratto dal romanzo di Bram Stoker Dracula (1897), il film di Francis Ford Coppola (1992) raggiunge l’apice della godibilità visiva; proprio ora che si avvicina la festa di Halloween, quanto mai azzeccato parlare di un film che ha fatto la storia del cinema, sfornato direttamente da quei 90’s che hanno partorito capolavori del cinema indiscussi. A mio parere, il migliore adattamento cinematografico del romanzo epistolare di Stoker. La trama. Un giovane agente immobiliare (Jonathan Harker) viene incaricato dal suo superiore di vendere una proprietà al conte Dracula, che abita in Transilvania, proprio sui Carpazi. Siamo nella Londra ottocentesca e la fotografia del film, così bene curata, ci riporta direttamente nell’atmosfera di quegli anni. Il giovane Jonathan Harker (Keanu Reeves), che è fidanzato con Mina Murray (Winona Ryder), una giovane donna avvenente e ricca di fascino, accetta di buon grado l’invito a recarsi in Transilvania. Il film si apre con un flashback sul medioevo e sulla storia di Vlad III, personaggio storico realmente esistito, detto anche l’Impalatore; Gary Oldman, l’attore che impersona il conte Dracula, interpreta magistralmente un ruolo così spietato e dissacrante.
Si vede sullo schermo un Vlad III che ha servito la croce, battendosi contro i saraceni, contro gli infedeli, ma che poi viene tradito da questi stessi, per vendetta. Alla compagna del conte, viene riferito erroneamente che il suo amato è caduto in battaglia, così appresa la notizia la donna (interpretata sempre da Winona Ryder) decide di farla finita gettandosi da un dirupo. Tornato dalla battaglia ancora nella sua armatura (splendida ricostruzione del regista), Vlad, sa della morte della sua compagna e decide di rinnegare quella fede che aveva sempre inseguito, baciando la croce, infilzando una spada nella croce, che da quel momento inizia in maniera macabra a sanguinare. E’ l’inizio della tragedia, Dracula dichiara che il sangue è vita (blood is life), da quel momento inizierà la sua maledizione e sarà condannato a vivere una non-vita, nascondendosi un luoghi bui lontano dalla luce, nutrendosi esclusivamente di sangue per vivere una vita che non ha mai fine, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose (citando il Nosferatu di Herzog, 1979). Dopo questo antefatto, inizia il film. Jonathan Harker accetta la proposta, come sopra menzionato, e parte per la Transilvania. Il viaggio è ovviamente in treno.
Appena arrivato al castello, dopo avere attraversato zone impervie e dimenticate da Dio, il giovane Harker viene accolto dal conte. Cena con lui, gli mostra la cartina di Londra e dove sono posizionati i suoi appartamenti. Il conte ha un aspetto inquietante. È orribilmente pallido, ha dei capelli grigio argento cotonati, indossa un affascinante mantello rosso, colore non a caso scelto dal regista come colore simbolo della passione e del sangue, che è vita. Durante la permanenza nel castello di Dracula, l’agente immobiliare vive una serie di strane esperienze, ai limiti della razionalità, cose che scrive nelle sue lettere a Mina. Intanto a Londra, Lucy, amica e confidente di Mina, diviene ella stessa la prima vittima del vampiro. Dinnanzi alle inspiegabili perite di sangue della giovane, il carismatico dottor Van Helsing (interpretato magistralmente da Anthony Hopkins) introduce la storia e i caratteri del vampiro. Lucy è stata vittima dell’attacco notturno di un nosferatu, di un non-morto che si nutre avidamente del suo sangue. Lucy si sta trasformando in un vampiro. Le verrà mozzato il capo e conficcato, come da regola, un paletto nel cuore. Macabri particolari, ma che vanno comunque specificati. Intanto Mina appare sempre più preoccupata per il suo giovane Jonathan. A Londra fa la conoscenza di un gentiluomo.
Quel gentiluomo è Dracula stesso, che si è fatto più giovane per conquistare Mina che gli ricorda la sua defunta compagna. In Transilvania Jonathan riuscirà a salvarsi buttandosi nel fossato nel castello, che contiene acqua, e verrà salvato da delle religiose. Ora il problema è annientare il vampiro che si sta trasferendo a Londra nelle sue bare nere. L’ultima parte del film è incentrata cavallerescamente sulle vicende che riguardano la cattura del conte. Bisogna fare in fretta, prima che faccia notte, la luce del sole può annientare il vampiro. Così termina il film con Dracula che viene annientato e ritorna alle sue fattezze umane. Per inciso, segnalo un bel adattamento musicale della Premiata Forneria Marconi, chiamato Dracula Opera Rock (2005), che traspone in musica (strumenti musicali della band + orchestra) la vicenda del conte Dracula in maniera delicata e sublime, ne consiglio l’ascolto.
DUE LIBRI A CONFRONTO: L’incubo di Hill House Shirley Jackson DRACULA Bram Stoker
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