MEMORIE DEL TERZO REICH Albert Speer

MEMORIE DEL TERZO REICH Albert Speer

MEMORIE DEL TERZO REICH, di Albert Speer

Innanzitutto, chi fu Albert Speer ? Un architetto anzi ” L’ architetto del diavolo” dove per “diavolo” si intende Adolf Hitler.

Un saggio sorprendente, scritto durante i 20 anni che trascorse nel carcere di Spandau. Questa fu infatti la condanna inflitta dai giudici al termine del memorabile processo di Norimberga.

MEMORIE DEL TERZO REICH Albert Speer
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Perché sorprendente? Il titolo e la foto di copertina possono essere fuorvianti. In queste 696 pagine( incluse 60 di note) non troverete traccia di atrocità a cui siamo di norma abituati quando leggiamo un libro che affonta il tema del nazismo. No. No. Questo è un saggio autobiografico, psicologico e tecnico, che sicuramente aiuta a conoscere in profondità il carattere estremamente complesso di Hitler, ma anche della mite Eva Braun ( sua moglie per 36 ore. Le ultime) oltre che dei principali gerarchi nazisti come Himmler, Goering, Hesse, Borman, Goebbels e altri militari e civili ( forse) meno conosciuti.

Speer ebbe il privilegio di essere per 12 anni non solo l’architetto personale e geniale del fuhrer da cui subii’ il grande carisma, ma anche, a fasi all’alterne, il suo migliore amico che arrivò poi a trasformarsi, alla fine della guerra, nel suo potenziale assassino.

Speer diresse anche il Ministero degli Armamenti del Reich e se anche non ebbe una esistenza macchiata da crimini come i suoi colleghi, fu comunque loro complice. ( lo confessa spesso nel libro)

Dirigente di primo ordine al punto che nel 1944 il periodico britannico ” The Observer” così titolava : ” Speer oggi per la Germania è più importante di Hitler”.

Scopriremo negli anni ‘ 30, un fuhrer (autodidatta), amante dell’architettura e dell’ arte pittorica, sempre attento ad una alimentazione semplice, al riposino pomeridiano, ma sempre in conflitto con la sua anima tormentata in cui a volte affiorava la timidezza e la depressione. “La fine della mia esistenza” ripeteva spesso, “non tarderà ad arrivare”. Una mente talmente disturbata in grado di passare radicalmente dal desiderio di una vita semplice da condurre in una piccola casetta di legno a Linz insieme a Eva e al loro cane, fino a pretendere costruzioni faraoniche per lui e per la Germania che doveva restare per sempre al centro del Mondo.

Arrivò poi lo scoppio della guerra, dove accentuò radicalmente stress, cattiveria e follia.

Ho scritto che questo saggio è anche tecnico( un po’ troppo, secondo me ) perché Speer non solo progettava palazzi, strade, ponti, stadi, ma analizzava anche i costi dei materiali bellici e della manodopera da impiegare in guerra e nelle industrie specializzate.

E poi arrivarono gli errori, le devastanti sconfitte dell’esercito tedesco in mezza Europa, il gruppo storico di collaboratori che iniziò a sfaldarsi, i suicidi, gli arresti, Norimberga, le condanne e il bel sogno idealizzato dai nazisti che si interruppe, anzi.. terminò per sempre.

Un’ opera monumentale, indispensabile per conoscere dettagliatamente il nazismo a cui tutti, comprese le scuole secondo me, non dovrebbero sottovalutare la sua grande, grandissima importanza.

“Abbagliato dalla possibilità della tecnica, l’ho servita negli anni decisivi della mia esistenza. Ora, al termine della mia vita, la Tecnica trova davanti a sé il Dubbio”
Albert Speer
Recensione di Marcello Avigo 
MEMORIE DEL TERZO REICH Albert Speer

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