Le mie letture: i libri del 2022 secondo Simona Petacchi

Le mie letture: i libri del 2022 secondo Simona Petacchi

LIBRI LETTI NEL 2022

Ciao a tutti.
Come molti hanno già fatto, condivido anch’io i libri che ho letto quest’anno. Mi scuso in anticipo per la lungaggine del mio post, ma non volendo pubblicare una mera lista di titoli che potrebbe risultare un po’ arida, ho aggiunto per ciascun libro qualche riga di commento, senza alcuna pretesa di recensione, solo perché chi legge possa farsi un’idea. Se qualcuno troverà degli spunti interessanti ne sarò felice.
Nel frattempo vi auguro un 2023 sereno e ricco di buone letture

AMATISSIMA – Toni Morrison

Una donna e il suo percorso verso la libertà. La schiavitù raccontata attraverso una scrittura evocativa e potente. Doloroso e bellissimo, mi ha molto colpito.

LA CITTÀ DI VAPORE – Carlos Ruiz Zafon
Una raccolta di racconti in cui ritroviamo la Madrid magica e misteriosa tanto cara a Zafon. La sua ultima opera. Niente di nuovo, ma tanta nostalgia.
Due donne, un rapporto conflittuale fatto di scontri, sottili cattiverie ma anche solido e profondo. Due figure tratteggiate magistralmente che non si dimenticano.
“Cantami o Musa” invoca Omero, ma stavolta Calliope vuole parlare di donne: Andromaca, Penelope, Creusa. Ci racconta così la guerra di Troia da un’altra prospettiva. Molto interessante.

UNA VISIONE DEL MONDO – John Cheever

Sedici racconti in pieno “stile Cheever”, l’America delusa e repressa degli anni ’50, narrata con una scrittura semplice, spesso malinconica, sempre spiazzante.

KLARA E IL SOLE – Kazuo Ishiguro

Il rapporto tra l’umano e il robot, la possibilità che quest’ultimo arrivi a provare emozioni e sentimenti. Un’analisi profonda sull’amore e sulla complessità del cuore umano. Malinconico e struggente.

Breve ma intenso romanzo in cui l’autrice descrive abilmente la provincia francese, le sue bassezze e inquietudini, l’ipocrisia e la menzogna. Notevole, come tutte le sue opere.

MASTRO GEPPETTO – Fabio Stassi

Una versione tutt’altro che fiabesca della storia di Geppetto, che diventa un uomo povero,, malato, solo, con l’unico desiderio di avere un figlio, contro tutto e tutti, vittima della crudeltà di chi lo circonda. La scrittura è poetica e ispirata, il libro non si dimentica.

LA MERIDIANA – Shirley Jackson
Una enorme villa isolata, una famiglia che definire bizzarra è ancora poco, una profezia che annuncia la fine del mondo. Il tutto reso al meglio dalla scrittura di Shirley Jackson, che cattura sin dall’inizio.

I FANTASMI DI UNA VITA – Hilary Mantel
In questa autobiografia l’autrice ripercorre gli avvenimenti che hanno segnato il suo cammino, l’infanzia complicata, la sparizione del padre, i grandi successi letterari, la malattia. Coinvolgente.

L’UOMO CHE CADE – Don DeLillo
Storie che si intrecciano, sentimenti e paure, segreti e dolori. Sullo sfondo, l’America ferita del dopo 11 settembre. Crudo, dritto allo stomaco, bello.

Una scrittrice presenta il suo libro nel paese in cui vive l’uomo che anni prima le ha ucciso la madre. Il dolore, il ricordo, il senso di colpa, una resa dei conti che scava nel profondo in maniera originale.

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LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO – Alda Merini

La pazzia, l’amore, la sofferenza, la poesia. Nelle parole di Alda Merini c’è tutta la forza e la fragilità di un’anima martoriata. Profondo.

La storia di una famiglia americana, gli Hildebrandt, a partire dai primi anni ’70. Un intreccio di personaggi, sentimenti e situazioni che Franzen padroneggia con grande maestria. Drammatico, ironico e appassionato.

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LA LUNGA VALLATA – John Steinbeck

Una manciata di racconti ambientati a Salinas, in California, in cui ritroviamo tutta la tematica cara a Steinbeck: l’ambiente rurale in conflitto con la città, la dura vita dei braccianti, l’incertezza del futuro. Racconti che sono piccole perle.

BALLO DI FAMIGLIA – David Leavitt
Nove racconti, nove fotografie per descrivere la classe media americana degli anni ’80, delusa e disillusa, segnata da profondi conflitti. Non conoscevo l’autore, una bella sorpresa.

UN BRAV’UOMO È DIFFICILE DA TROVARE – Flannery O’Connor
Tra le maggiori rappresentanti del “gotico sudista”, O’Connor mette a disposizione di questi racconti la sua scrittura potente e innovativa. Storie di dannazione e salvezza, di tragedie e situazioni surreali. Non lascia indifferenti.

CATTEDRALE – Raymond Carver
Chi ama i racconti non può non amare Carver e la sua straordinaria capacità di rendere memorabili gli avvenimenti più banali e insignificanti, la vita quotidiana dei suoi personaggi, dove non accade quasi nulla, ma quel nulla diventa centrale.

LA RUSSIA DI PUTIN – Anna Politkovskaja
Non è un romanzo, non è un saggio. È una testimonianza. Lucida, appassionata, tragica. Leggere questo libro è tanto doloroso quanto necessario.

L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT – Fabio Stassi

La morte fa visita a Charlot e stringe un patto con lui: se riuscirà a farla ridere gli donerà un altro anno di vita. E cosi ogni anno la scena si ripete, mentre l’autore ci porta nella vita di Chaplin attraverso i racconti delle sue rocambolesche avventure. Ironico, nostalgico, appassionante.

I tre piani sono quelli di una palazzina, sono le storie delle famiglie che vivono in quegli appartamenti, sono le istanze freudiane (Es, Io e Super-Io). L’autore scava a fondo nell’animo umano attraverso personaggi che pur con le loro paure e fragilità non smettono di lottare e andare avanti.
Un’intervista su un blog è il punto di partenza di questo libro, un insieme di risposte alle domande più svariate poste all’autore. Ne esce un ritratto intenso e profondo, una biografia particolare ricca di aneddoti e riflessioni intime.

DOMANI E PER SEMPRE – Ermal Meta

Dalla fine della seconda guerra mondiale ai primi anni novanta, la storia di un singolo si intreccia con quella drammatica del popolo albanese negli anni del sanguinoso regime comunista. Doloroso e poetico, crudo ma pieno di speranza. L’ho amato moltissimo.

NOSTALGIA – Eshkol Nevo
Un racconto corale, vite che si intrecciano sullo sfondo di una Gerusalemme in guerra, analisi profonde sul ricordo e sulla nostalgia. La scrittura di Nevo è sempre densa, a volte tortuosa e forse tra i suoi libri questo è quello con cui ho fatto più fatica, pur avendolo apprezzato.

Una bella sorpresa, coinvolgente la storia e ancor più la scrittura, un po’ enfatica ma molto evocativa. Una storia di paura: la paura del diverso, di ciò che non si conosce e non si capisce. La paura come origine del male, che ha ben poco di diabolico e molto di umano.

Libro di cui si è molto parlato, nel bene e nel male. L’unica cosa che posso dire è che non mi ha lasciato un buon ricordo. Non mi ha lasciato quasi nulla in effetti, solo tanta noia. Peccato.
Diciamo che il Vronskij del titolo mi ha portato molto fuori strada. Anche in questo caso il sentimento predominante è stato la noia. Carino, ma troppo inconsistente.

PARANOIA – Shirley Jackson

Libro diviso in due parti: prima quattro racconti inediti in cui ritroviamo le atmosfere gotiche e angoscianti tipiche di Jackson, poi una serie di brevi scritti, appunti e considerazioni (spesso divertenti) sulla famiglia e sul lavoro. Se amate Jackson e avete già letto i suoi libri è una chicca.

APEIROGON – Colum McCann
Un palestinese e un israeliano, uniti da uno stesso dolore, la perdita di una figlia a causa del conflitto che dilania i due popoli da tempo immemore. Potente la storia, intrisa di speranza nonostante tutto, particolare la scrittura, fatta di paragrafi spesso brevissimi come pezzi di puzzle che si incastrano. Tra i migliori letti quest’anno.

UN DELITTO AVRÀ LUOGO – Agatha Christie
Un annuncio sul giornale locale comunica data, ora e luogo in cui avverrà un delitto. Sembra un gioco bizzarro e divertente, finché il delitto non si consuma veramente. Ed è a questo punto che entra in scena Miss Marple. Un giallo classico di gran livello, perfetto in ogni dettaglio. Leggere Agatha Christie è sempre un piacere.

NON È UN PAESE PER VECCHI – Cormac McCarthy

L’ho letto avendo davanti agli occhi Javier Bardem nell’omonimo film, inquietante come pochi. Libro crudo, con un crescendo di violenza che non lascia scampo. McCarthy non si smentisce.

COSÌ HA INIZIO IL MALE – Javier Marías

La Madrid degli anni ’80 ferita dalle conseguenze del franchismo, un matrimonio ormai finito ma ancora in piedi sulla carta, segreti inconfessabili che riemergono dal passato. La scrittura di Marías coinvolge e regala figure indimenticabili nella loro imperfezione e fragilità.

L’ODISSEA RACCONTATA DA PENELOPE, CIRCE, CALIPSO E LE ALTRE – Marilù Oliva

Per tutti l’Odissea è sempre stata questo: Ulisse e il suo interminabile viaggio. Qui invece il punto di vista è differente, viene data voce alle donne che incontra di volta in volta, spesso lasciate al margine della storia. Così che di loro si possa, finalmente sapere di più Molto piacevole.

AL CONTRARIO – Giuseppina Torregrossa

Un paesino sperduto nella Sicilia di fine anni ’20, un medico che vi si trasferisce lasciando la grande città, Palermo. Le ferite della guerra, le donne sulla cui forza si regge l’intero paese mentre gli uomini sono al fronte. Un romanzo corale, l’affresco di un’epoca, un omaggio alle donne.

Un matrimonio fatto di troppe cose non dette, di silenzi indagatori. Una bufera di neve, un amico che scompare e viene ritrovato morto. Come al solito Simenon cattura il lettore creando un crescendo di tensione emotiva. Forse non il suo miglior libro, ma certamente valido.

GIUDA – Amos Oz

Un punto di vista del tutto diverso su Giuda è quello che ci viene offerto tramite la storia di un ragazzo che cerca di preparare una tesi su questo e affronta nel frattempo la rottura con la fidanzata e i rapporti difficili con la famiglia. Molto profondo.

LIBERTÀ – Jonathan Franzen
Moderna saga familiare americana incentrata sulla libertà e sui conflitti che inevitabilmente porta con sé. Franzen è uno scrittore meraviglioso.

TEMPESTA IN GIUGNO – Irene Nemirovsky
Una stesura diversa della prima parte di “Suite francese”, venuta alla luce dopo anni. La storia del popolo francese in fuga dalla guerra è narrata con uno stile più asciutto, scarno ma molto potente. E lascia il segno.
ALTROVE, FORSE – Amos Oz
La vita all’interno di un kibbutz, le sue regole, le contraddizioni e gli scontri quotidiani dei suoi abitanti. Una storia corale, una scrittura densa, corposa, da assaporare.

OH, WILLIAM! – Elizabeth Strout
Torna Lucy Barton, questa volta per raccontare del suo ex marito William. Ne esce un flusso di pensieri e sentimenti delicato e profondo insieme, malinconico ma con tratti di pungente ironia.

Un’altra figura di donna forte e coraggiosa, determinata a cambiare la propria vita. Non aggiunge nulla di nuovo alla produzione dell’autrice, ma appassiona e il personaggio di Violeta resta impresso.

LE RONDINI DI KABUL – Yasmina Khadra

Dopo vent’anni è più che mai attuale. L’Afghanistan in mano ai talebani vive un terrore che si fa fatica a comprendere. Libro duro, crudo, una scrittura elegante ma scorrevole. Bello, ma fa male.

LEGGERE LOLITA A TEHERAN – Azar Nafisi

A metà fra saggio e romanzo è ancora drammaticamente attuale, alla luce degli avvenimenti di questi mesi. Storie di donne, di libertà e della sua mancanza, di un Paese oppresso che non vuole perdersi. Leggerlo ora fa male, ma è bellissimo.

L’ORIGINE DEGLI ALTRI – Toni Morrison

Considerata la più importante scrittrice afroamericana, in questo saggio pone l’attenzione sulla razza: cos’è, perché è così importante, quanto condiziona il nostro giudizio. Breve ma denso di spunti interessanti.

LE VIE DELL’EDEN – Eshkol Nevo

Ancora una volta tre storie che si intrecciano, uno schema che Nevo conosce bene. Forse non all’altezza dei precedenti ma sempre coinvolgente nella scrittura e nell’analisi dei personaggi.

IL FONDO DELLA BOTTIGLIA – Georges Simenon

Due fratelli si ritrovano dopo anni di lontananza, riemergono conflitti, segreti, accuse reciproche. La resa dei conti è vicina in una storia tesa e ruvida. Bello.

DIECI DICEMBRE – George Saunders
Una manciata di racconti che vanno dal distopico al surreale, una scrittura originale e spesso spiazzante.

QUESTIONI SCOTTANTI (RIFLESSIONI SUI TEMPI CHE CORRONO) – Margaret Atwood
Saggio corposo in cui l’autrice offre la sua visione del mondo e delle questioni più spinose che la società si trova ad affrontare, dalla crisi climatica ai diritti delle donne.

PRIMO SANGUE – Amélie Nothomb
Un ritratto amorevole e nostalgico del padre dell’autrice, recentemente scomparso. Libro breve, asciutto, intenso.

UN CUORE COSÌ BIANCO – Javier Marías
La scrittura di Marías richiede attenzione costante, ma vale sempre la pena. Un libro sul matrimonio, sulla verità, sul segreto. Sul detto e non detto e le sue conseguenze.

LETTERE DA BABBO NATALE – J.R.R. Tolkien
Le lettere che Tolkien, impersonando Babbo Natale, scrisse ai propri figli ogni anno fino all’adolescenza. Divertente e nostalgico, un piccolo gioiello.

SERGE – Yasmina Reza
Conflitti e incomprensioni di una famiglia di origine ebraica, un viaggio ad Auschwitz che sa di resa dei conti, una scrittura fluida con cui l’autrice riesce ad ironizzare su tutto. Particolare.

IAN MCEWAN – Lo spazio dell’immaginazione
Un mini saggio, 45 pagine appena in cui McEwan parla di immaginazione, di letteratura, della libertà dello scrittore di restare fuori o dentro il “ventre della balena”, citando Orwell, Camus, James, Calvino. Bello.

IL DIO DISARMATO – Andrea Pomella
Di Aldo Moro, del suo rapimento e della sua tragica conclusione si è scritto molto. Questo libro non è un saggio politico, né una ricostruzione storica ma un romanzo che cerca di andare oltre la storia e oltre la politica, scavando nell’universo personale e umano dell’uomo Moro. Le sue ultime ore da persona libera si intrecciano con quei tre minuti di follia in Via Fani, un tempo brevissimo che si dilata nella storia. Mi ha colpito molto

UNA DONNA – Annie Ernaux

Un centinaio di pagine scritte in maniera scarna, essenziale. Un’analisi lucida, quasi chirurgica del dolore e dei sentimenti che travolgono la vita dell’autrice dopo la morte della madre. Gran bel libro.

Una storia di pura passione, fatta di incontri segreti e attese snervanti, che diventa presto ossessione, condizionando la vita al punto di non riuscire a pensare ad altro. Il tutto raccontato in questo brevissimo libro con sincerità e distacco tali da lasciare sconcertati.
Di Simona Petacchi

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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