Le mie letture: i libri del 2022 secondo Simona Petacchi
LIBRI LETTI NEL 2022
● AMATISSIMA – Toni Morrison
Una donna e il suo percorso verso la libertà. La schiavitù raccontata attraverso una scrittura evocativa e potente. Doloroso e bellissimo, mi ha molto colpito.
● UNA VISIONE DEL MONDO – John Cheever
Sedici racconti in pieno “stile Cheever”, l’America delusa e repressa degli anni ’50, narrata con una scrittura semplice, spesso malinconica, sempre spiazzante.
● KLARA E IL SOLE – Kazuo Ishiguro
Il rapporto tra l’umano e il robot, la possibilità che quest’ultimo arrivi a provare emozioni e sentimenti. Un’analisi profonda sull’amore e sulla complessità del cuore umano. Malinconico e struggente.
● MASTRO GEPPETTO – Fabio Stassi
Una versione tutt’altro che fiabesca della storia di Geppetto, che diventa un uomo povero,, malato, solo, con l’unico desiderio di avere un figlio, contro tutto e tutti, vittima della crudeltà di chi lo circonda. La scrittura è poetica e ispirata, il libro non si dimentica.
● LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO – Alda Merini
La pazzia, l’amore, la sofferenza, la poesia. Nelle parole di Alda Merini c’è tutta la forza e la fragilità di un’anima martoriata. Profondo.
● LA LUNGA VALLATA – John Steinbeck
Una manciata di racconti ambientati a Salinas, in California, in cui ritroviamo tutta la tematica cara a Steinbeck: l’ambiente rurale in conflitto con la città, la dura vita dei braccianti, l’incertezza del futuro. Racconti che sono piccole perle.
● L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT – Fabio Stassi
La morte fa visita a Charlot e stringe un patto con lui: se riuscirà a farla ridere gli donerà un altro anno di vita. E cosi ogni anno la scena si ripete, mentre l’autore ci porta nella vita di Chaplin attraverso i racconti delle sue rocambolesche avventure. Ironico, nostalgico, appassionante.
● DOMANI E PER SEMPRE – Ermal Meta
Dalla fine della seconda guerra mondiale ai primi anni novanta, la storia di un singolo si intreccia con quella drammatica del popolo albanese negli anni del sanguinoso regime comunista. Doloroso e poetico, crudo ma pieno di speranza. L’ho amato moltissimo.
● PARANOIA – Shirley Jackson
Libro diviso in due parti: prima quattro racconti inediti in cui ritroviamo le atmosfere gotiche e angoscianti tipiche di Jackson, poi una serie di brevi scritti, appunti e considerazioni (spesso divertenti) sulla famiglia e sul lavoro. Se amate Jackson e avete già letto i suoi libri è una chicca.
● NON È UN PAESE PER VECCHI – Cormac McCarthy
L’ho letto avendo davanti agli occhi Javier Bardem nell’omonimo film, inquietante come pochi. Libro crudo, con un crescendo di violenza che non lascia scampo. McCarthy non si smentisce.
● COSÌ HA INIZIO IL MALE – Javier Marías
La Madrid degli anni ’80 ferita dalle conseguenze del franchismo, un matrimonio ormai finito ma ancora in piedi sulla carta, segreti inconfessabili che riemergono dal passato. La scrittura di Marías coinvolge e regala figure indimenticabili nella loro imperfezione e fragilità.
● L’ODISSEA RACCONTATA DA PENELOPE, CIRCE, CALIPSO E LE ALTRE – Marilù Oliva
Per tutti l’Odissea è sempre stata questo: Ulisse e il suo interminabile viaggio. Qui invece il punto di vista è differente, viene data voce alle donne che incontra di volta in volta, spesso lasciate al margine della storia. Così che di loro si possa, finalmente sapere di più Molto piacevole.
● AL CONTRARIO – Giuseppina Torregrossa
Un paesino sperduto nella Sicilia di fine anni ’20, un medico che vi si trasferisce lasciando la grande città, Palermo. Le ferite della guerra, le donne sulla cui forza si regge l’intero paese mentre gli uomini sono al fronte. Un romanzo corale, l’affresco di un’epoca, un omaggio alle donne.
● GIUDA – Amos Oz
Un punto di vista del tutto diverso su Giuda è quello che ci viene offerto tramite la storia di un ragazzo che cerca di preparare una tesi su questo e affronta nel frattempo la rottura con la fidanzata e i rapporti difficili con la famiglia. Molto profondo.
● LE RONDINI DI KABUL – Yasmina Khadra
Dopo vent’anni è più che mai attuale. L’Afghanistan in mano ai talebani vive un terrore che si fa fatica a comprendere. Libro duro, crudo, una scrittura elegante ma scorrevole. Bello, ma fa male.
● LEGGERE LOLITA A TEHERAN – Azar Nafisi
A metà fra saggio e romanzo è ancora drammaticamente attuale, alla luce degli avvenimenti di questi mesi. Storie di donne, di libertà e della sua mancanza, di un Paese oppresso che non vuole perdersi. Leggerlo ora fa male, ma è bellissimo.
● L’ORIGINE DEGLI ALTRI – Toni Morrison
Considerata la più importante scrittrice afroamericana, in questo saggio pone l’attenzione sulla razza: cos’è, perché è così importante, quanto condiziona il nostro giudizio. Breve ma denso di spunti interessanti.
● LE VIE DELL’EDEN – Eshkol Nevo
Ancora una volta tre storie che si intrecciano, uno schema che Nevo conosce bene. Forse non all’altezza dei precedenti ma sempre coinvolgente nella scrittura e nell’analisi dei personaggi.
● IL FONDO DELLA BOTTIGLIA – Georges Simenon
Due fratelli si ritrovano dopo anni di lontananza, riemergono conflitti, segreti, accuse reciproche. La resa dei conti è vicina in una storia tesa e ruvida. Bello.
Un centinaio di pagine scritte in maniera scarna, essenziale. Un’analisi lucida, quasi chirurgica del dolore e dei sentimenti che travolgono la vita dell’autrice dopo la morte della madre. Gran bel libro.
Commenta per primo