L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT, di Fabio Stassi (Sellerio)
Questa è una storia sorprendente, è una biografia che galleggia tra realtà e fantasia, tra allegria e tristezza proprio come il personaggio che Charlot ha interpretato sul palcoscenico come nella vita.
La narrazione è veloce, scorrevole e descrittiva ma capace di strappare al lettore un sorriso ora amaro, ora spensierato e dolce.
Un elemento che contribuisce a rendere particolare questo libro è l’espediente dell’incontro tra Charlot ormai vecchio e la Morte, avendo un figlio ancora piccolo, Charlot non si sente pronto a lasciare questo mondo e la sfida, la blandisce, cerca di confonderla con le sue battute e i suoi scherzi costringendola a pazientare ancora un po’, infine egli propone una sfida “ se riuscirà a farla ridere lei gli concederà ancora un anno!” E così l’appuntamento si ripete, e la Morte ride non tanto alle battute, agli scherzi, alle facce buffe dell’attore ma alla goffaggine dei suoi movimenti a causa degli acciacchi dell’età.
Tra una visita a l’altra decide di scrivere una lettera al figlio in cui racconta la storia della sua vita, la sua infanzia circense, i vari personaggi incontrati o amati o temuti; poi il girovagare per le strade del mondo alla ricerca del proprio posto nei panni di cameriere, pugile, strillone, tipografo, imbalsamatore…racconta la miseria, la fame, la fatica di sopravvivere in un mondo spietato. Raccontando in modo fantastico la propria vita Charlot racconta un’epoca e la nascita del cinema.
Stassi costruisce una gran bella storia, non so quanto sia autentica la biografia ma comunque è bella e scritta bene e la vita di Charlot si intreccia di volta in volta con la magia del circo e dei suoi straordinari personaggi, poi con gli esordi del cinema muto e al progressiva affermazione come industria e in quanto fenomeno di massa capace di cambiare le abitudini e stili di vita. Charlot partecipa all’avventura con alterne fortune, finché, finisce per indossare un abito sdrucito e spiegazzato, una giacca striminzita, una vecchia bombetta, scarpe enormi e un bastoncino di bambù con cui camminare sul ciglio della strada e così ha costruito, quasi per caso, un personaggio indimenticabile che tutti noi abbiamo conosciuto e amato, che ci ha sorridere e piangere perché questa è la vita.
L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT, di Fabio Stassi
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