Ci lascia all’età di 85 anni lo scrittore israeliano Abraham B. Yehousha
Lo ricordiamo con VIAGGIO ALLA FINE DEL MILLENNIO
Anno Mille: un giovane mercante ebreo residente a Parigi si fa convincere dalla moglie a sciogliere la florida società che ha con un amato zio magrebino, poiché costui è bigamo e questo è causa della disapprovazione della consorte.
Al fine di indurlo a ripensarci e per dimostrare alla donna parigina che nessuna delle mogli viene trascurata, Ben Atar lascia l’amata Tangeri e, in compagnia delle mogli, di un pacifico socio mussulmano e di un giovane rabbino sivigliano che dovrebbe fungere da “avvocato”, parte alla volta di Parigi dove intende far sottoporre il suo caso al giudizio dei saggi della locale comunità. Ognuno dei partecipanti alla spedizione è ottimista e fiducioso che a Parigi regni lo stesso clima disteso di Tangeri, dove ebrei e musulmani convivono senza problemi e che quindi il viaggio avrà un esito positivo, oltre a permettere a Ben-Atar e agli altri di vedere Parigi, città della quale hanno tanto sentito parlare; ma una volta giunti in Francia, la situazione si complica e Ben-Atar si accorgerà presto che tra Parigi e Tangeri le differenze non sono solo climatiche…
Interessante lo spunto iniziale, e l’ambientazione altomedievale, che sottolinea il fatto che molti dei pregiudizi che hanno caratterizzato l’era moderna erano assenti nel Medioevo; nel ricostruire la complessa rete di vincoli e legami dei diversi personaggi, lo scrittore porta a riflettere su l’importanza di quei vincoli nella società e quanto sia difficile gestirli nel presente come nel remoto passato.
Il romanzo, però, perde per la strada la freschezza iniziale, a causa di scelte narrative particolari, come l’assenza dei dialoghi e la narrazione extra-diegetica tutta al presente, che alla lunga stancano e portano l’attenzione del lettore a sviare dalla storia principale, per seguire episodi secondari narrati con dovizia di particolari, ma senza che sia chiaro il loro collegamento con l’insieme del romanzo.
Nonostante l’eleganza del fraseggio e la raffinatezza delle scelte lessicali, ottimamente rese nella traduzione italiana Einaudi, Viaggio alla fine del millennio mi è parso un romanzo leggermente diseguale ma sicuramente lo apprezzerà di più chi ama gli scrittori mediorientali, che invece personalmente conosco poco e non amo particolarmente.
Recensione di Valentina Leoni
Ci lascia all’età di 85 anni lo scrittore israeliano Abraham B. Yehousha
Lo ricordiamo con VIAGGIO ALLA FINE DEL MILLENNIO
Commenta per primo