IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Maria Luisa Siddi della Libreria Il Bastione Cagliari
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Maria Luisa Siddi classe 1985, da 17 anni libraia.
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
È una clientela variegata la nostra, dai bambini in fasce che scalpitano per far suonare i libri sonori e acchiappare quelli tattili, agli anziani che ancora prediligono il cartaceo e vengono a fare una chiacchierata con noi librai.
Riassumendo i nostri clienti sono amanti veri del libro che amano sentirsi a casa quando varcano la soglia della nostra libreria!
Lettori si nasce o si diventa?
Direi entrambe le cose. C’è chi ci nasce con l’istinto del lettore e non ne può fare a meno. C’è chi col tempo lo diventa, si avvicina alla lettura in maniera graduale ma il risultato poi è sempre lo stesso: non ne potrà più fare a meno.
Essere librai nel 2020: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Una grande sfida. Serve coraggio e perseveranza. La parola d’ordine è RESISTERE!
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Pensiamo che l’essere social non leda la figura del lettore. Sarebbe da matti non utilizzare un canale potente come la rete per promuovere la lettura e le attività che ruotano attorno ad essa con i mezzi social che abbiamo a disposizione in questo periodo storico che stiamo vivendo. L’impatto che questi mezzi hanno sulla nostra attività è favorevole, sopratutto in questo scenario apocalittico ci permettono di accorciare le distanze.
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
I libri che tramite i Passaparola ci richiedono di più sono Cecità di Saramago, La Pestedi Camus e Spillover di Quammen. Si parla di distopie, scenari apocalittici, virus. E’ come se Il lettore ha sempre bisogno di ritrovarsi in quello che legge.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
Qualcosa di già visto: la tetralogia dell’amica geniale della Ferrante.
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Bisognerebbe ascoltarli e anche se le loro richieste spesso sono figlie del tempo che viviamo e ci appaiono distanti da quello che avremmo voluto consigliare loro, credo sia un bene assecondarli. È importante che maneggino l’oggetto libro, che se lo facciamo amico, pian piano i gusti si affinano.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Non vendiamo e-reader ne e-book. Siamo rimasti al cartaceo.
Consigliate tre libri, secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.
SETE della Nothomb (Voland)
LE TRANSIZIONI di Pajtim Statovci (Sellerio)
È un libro toccante. L’io narrante trasmette un’ urgenza all’ ascolto, attraverso una prosa viva e pulsante, che non si può non accogliere.
Il viaggio di Bujar inizia a Tirana, sono gli anni ’90, segnanti per l’ Albania, e prosegue in altre città, ognuna delle quali fa da sfondo alle sue transizioni:cambio di nome, di aspetto, di relazioni sociali e sentimentali. L’ unico suo desiderio è che la sua storia, così tragica, venga semplicemente accettata con compassione.
La fine del libro è un pugno nello stomaco che lascia doloranti e senza fiato.
SOSTIENE PEREIRA Feltrinelli Comics
Troverete in “Sostiene Pereira. Una testimonianza.” (Feltrinelli Comics)delle tavole che assomigliano a mini capolavori. Impreziosiscono la trama rispettando lo spirito originario del romanzo: sfondi indistinti e cupi fanno da scenario ai momenti più funesti, a leggere dei dialoghi di Pereira con la moglie defunta e con il suo ego ci si commuove e si sorride, taccio sulle tavole finali. Questa piccola opera d’arte merita la vostra attenzione…certo questo lo sostengo io ma sono sicura che lo sosterrebbe anche Pereira!”
p.s
Due righe sulle ultime settimane in libreria:
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