La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – il commissario Ansaldi (François Morlupi)

La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – il commissario Ansaldi (François Morlupi)

 

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IL COMMISSARIO ANSALDI

 

Commissario della capitale, dirige una squadra nel quartiere di Monteverde, non proprio un quartiere centrale della Città Eterna.

Non pensate al classico Commissario energico, autoritario, arrogante, tecnologico e maestoso…

Ansaldi è invece, ipocondriaco, timido, ha paura di viaggiare, ha paura delle cose e dei posti che non conosce, è dipendente dagli ansiolitici, è maniaco dell’ordine, per lui la più alta espressione di tecnologia è la macchina da scrivere, ma è uno straordinario appassionato d’arte e di letteratura. Leggere delle sue indagini è anche un viaggio in un museo o in una biblioteca. Là dove non arriva l’effetto del Lorazepam ci arriva un quadro di Chagall e tutto ritrova il suo senso.

Ansaldi è un uomo e un commissario integerrimo, intuitivo, ed è un uomo fragile, che cerca di convivere con le sue debolezze, con i suoi limiti anche fisici. Eh già, perché non vi ho detto che non dovete aspettarvi un Commissario tutto muscoli, palestrato…Ansaldi è decisamente goffo e sovrappeso, in perenne lotta con la sua golosità. Come me, per questo lo adoro tanto, per questo mi ci ritrovo tanto.

 

 

Questa è la sua forza! Saper convivere con le proprie debolezze che sono parte importante dell’essere umano, ma non permette che queste siano un muro, un punto di arrivo! Ogni lettore può trovare una parte di sé in lui o in uno dei componenti della sua squadra, un po’ sgangherata ma tanto tanto umana!

Ansaldi si evolve molto dalla prima indagine all’ultima, è un essere umano che giustamente cresce e si trasforma.

E non lo fa da solo. Lo fa con e grazie alla sua squadra fatta di uomini e donne ognuno con il suo punto di forza e il suo punto debole. Una squadra che riesce, mettendo insieme i talenti di ognuno e correggendo gli errori degli altri, a risolvere casi anche molto difficili.

Per citare uno degli ultimi romanzi, Come delfini tra pescecani… “i delfini infatti in gruppo, aiutandosi a vicenda, possono rivelarsi coriacei e, uniti, addirittura letali anche per il predatore per eccellenza”…

E tutti si muovono sul palco che tutto il mondo ci invidia…Roma La Città Eterna!

“Ansaldi, sporgendosi da ponte Umberto I, rimase estasiato dalla vista della città semi-addormentata. Una città bella e dannata, capace di farlo passare dall’inferno al paradiso in un istante. Come l’Amore, riflettè.”

Di Cristina Costa

 

L’intervista a Francois Morlupi, ideatore della squadra dei Cinque di Monteverde

IL COLBACCO DI SOFIA François Morlupi

 

FORMULE MORTALI Francois Morlupi

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L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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