CITTÀ DELLA PIANURA, di Cormac McCarthy (Einaudi)
Appena finito di leggere il terzo capitolo della trilogia della frontiera.
“Compartir el camino” racchiude il senso della ricerca di ciò che rimane di un mondo in estinzione, un cammino nel quale possediamo solo il nostro passato per poterne cantare gli intrecci, consapevoli di far parte di una fitta trama di esistenze di cui la nostra storia è il risultato. Così sogniamo il mondo mentre il mondo sogna di noi in un infinito gioco di specchi. McCarthy sa raccontarti di cavalli, delle tracce lasciate dagli animali, di un duello all’ultimo sangue, di un amore impossibile, del senso di una giustizia troppe volte calpestata, di solidarietà. Nel deserto, in un bordello o sul ciglio di una strada, i protagonisti troveranno personaggi depositari di una profonda saggezza, attraverso i quali traspare il lato sciamanico e filosofico di McCarthy.
Ovviamente è consigliabile leggere prima Cavalli Selvaggi e Oltre il Confine. Ed infine, a corollario, Non è un Paese per Vecchi assume anche altri significati.
Di Aldo de Sanctis
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