ZENGA E I SUOI FRATELLI. Milano, Inter e periferia anni Settanta Glezos

Zenga e i suoi fratelli

ZENGA E I SUOI FRATELLI. Milano, Inter e periferia anni Settanta di Glezos (Indiscreto)

ZENGA E I SUOI FRATELLI. Milano, Inter e periferia anni Settanta di Glezos

Così, di primo acchito, si potrebbe pensare ad una delle tante biografie di calciatori famosi del passato, ma in realtà questo romanzo (forse non è nemmeno un romanzo?) di Glezos racconta molto di più della vicenda personale di Walter Zenga (che certamente compare e scompare, diciamo aleggia, nel racconto, insieme ad un altra promessa nerazzurra di quegli anni: Claudio Ambu).

 

 

Glezos racconta gli anni Settanta, vissuti in prima persona, nella periferia milanese. Racconta l’Italia di quel decennio plumbeo, ma pure pieno di speranza. Cortili gremiti di bambini vocianti che corrono dietro ad un pallone e a tanti sogni. Molti di questi (sogni e bambini) troveranno una pietosa deriva fra siringhe e lotta armata, pochi anni dopo. Molti andranno via, alcuni rimarranno lì, in Viale Ungheria (“in Viale” come dicono i ragazzi del quartiere Taliedo). Solo pochi ce la faranno, è sempre così.

Un’Italia (l’hanno detto in molti) così preistorica e al tempo stesso appena dietro alle nostre spalle, l’altro ieri, si può dire.

 

 

Tante suggestioni e riferimenti musicali, tanti aneddoti di vita quotidiana, bar, stadio, calcio amatoriale (la gloriosa Maccalese soprattutto).

Non si sente nostalgia in questo romanzo, ma la consapevolezza che quello che si porta nel cuore, ciò che si ricorda, continua ad esistere per sempre.

Bello, bel romanzo (ma è un romanzo?).

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