VITTIME INNOCENTI Angela Marsons

VITTIME INNOCENTI, di Angela Marsons (Newton Compton – maggio 2022)

 

Potrei cominciare dicendo che, non fosse che Angela Marsons è già sposata, e perdipiù con una donna, le avrei proposto di sposare me. Ho appena finito di leggere questo ultimo capitolo (che non è l’ultimo, ma ci torno dopo) e già non vedo l’ora che esca il prossimo. Una meraviglia.

Partendo dal dato oggettivo, il libro consta di 370 pagine, suddivise in capitoli che di solito seguono alternativamente uno dei personaggi della trama, ed è tutto scritto in terza persona. Tutto molto normale, quindi.

Allora, dove sta l’eccellenza? Sta nel fatto che lo stile è classico ma non banale, veloce ma non frettoloso, e dettagliato ma non ridondante. È avvincente senza scadere nell’inverosimile, e le storie sono drammaticamente plausibili e non, come sempre più spesso accade, messe lì che stanno in piedi con le stampelle.

Nel caso specifico di questo romanzo, Angela Marsons affronta il tema delle società segrete che sono originate nelle esclusive scuole private, e degli impatti che hanno nelle comunità e nelle persone i loro riti di iniziazione e il loro modus operandi. Di suo, questo è un elemento ampiamente enucleato in molta letteratura e cinematografia, ma il modo in cui l’autrice è riuscita a gestirlo e a imbastirlo è decisamente notevole. Probabilmente è dovuto al fatto che si è documentata, e chi avrà la voglia di leggere la pagina dei ringraziamenti scoprirà cose che potrebbero anche essere poco piacevoli.

In merito al comparto narrativo in sé, posso dire che c’è un approfondimento via via maggiore dei personaggi coinvolti nella narrazione, con una definizione della trama lineare che unisce i vari episodi che va delineandosi più nettamente, benché non impedisca a chi si approccia alla saga partendo da questo episodio di poter godere della storia. Ovviamente, e lo dico a chiare lettere, una saga andrebbe letta dall’inizio, e questa non fa eccezione; se uno parte da questo, tutta una serie di dinamiche risultano non chiare, vanificando l’effetto sorpresa di altri dettagli che, invece, dovrebbero seguire la loro naturale evoluzione.

Rimango in attesa degli altri CINQUE episodi che in lingua originale sono già stati scritti, ma che Newton-Un-Grande-Thriller-Compton ha ancora nel cassetto delle cose da dare al traduttore per motivi che non mi sono così chiari. A dirla tutta non mi è chiaro nemmeno perché in tutte le copertine c’è Cappuccetto Rosso in un ambiente che crea disagio, ma temo sarà un interrogativo che resterà senza risposta.

In chiusura, per chi ama i thriller e nemmeno tanto politicamente corretti, questo è consigliatissimo. Per chi non conosce proprio la saga di Kim Stone (la protagonista), consiglio caldamente di partire da “Il primo cadavere”, che è un prequel uscito postumo, e poi risalire la china (questo è il nono episodio).

Su Wikipedia, o sul sito dell’autrice, c’è tutta la bibliografia di riferimento. Per i più pigri la riassumo qui:
Il primo cadavere (uscito più tardi, ma diegeticamente si colloca all’inizio)
Il gioco del male
La ragazza scomparsa
Una morte perfetta
Vittime innocenti
Recensione di Mitia Bertani
VITTIME INNOCENTI Angela Marsons

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