LO SCENARIO descritto da Orwell e Huxley non è più così lontano
Dave Eggers – “Il Cerchio” / “The Every”
“Il mondo nuovo” di Aldous Huxley e “1984” di George Orwell sono due romanzi scritti rispettivamente nel 1932 e nel 1949, e ancora oggi rimangono tra i libri più letti in assoluto, e il loro messaggio sembra sempre più attuale.
Nel 2013, lo scrittore americano Dave Eggers pubblica “The Circle” (La traduzione in Italiano esce solo a fine 2014 col titolo “Il Cerchio“).
Dave Eggers, come già tanti saggisti avevano fatto negli ultimi anni, ci mette in guardia dal dilagare ormai senza controllo della tecnologia e del digitale, in tutte gli ambiti della nostra vita.
Però, essendo un romanziere, non lo fa attraverso l’ennesimo saggio che si limiti a parlare del progresso tecnologico raggiunto e dei conseguenti pericoli. Scrive invece un romanzo distopico, che ottiene un gran clamore, e diventa per molti la versione più aggiornata di “1984”. Solo che, rispetto a quel libro, descrive qualcosa che è già presente nella nostra vita, limitandosi a prospettarne gli sviluppi da qui a qualche anno; il futuro da lui immaginato non è un futuro lontano, ma un futuro che sta arrivando velocemente, che è già qui, e deve solo palesarsi.
Il libro è un caso letterario mondiale, ma ovviamente in Italia se ne parla pochissimo.
Otto anni dopo, Dave Eggers pubblica il seguito del suo fortunato libro: “The Every” esce nel 2021, ma anche stavolta in Italia la traduzione viene pubblicata solo a fine 2022.
“The Every” continua la storia presente in “Il Cerchio”, con nuovi protagonisti che si aggiungono a quelli del primo libro, e soprattutto tiene conto di tutte le nuove tecnologie che sono entrate nelle nostre vite e nella nostra realtà durante gli 8 anni trascorsi dalla pubblicazione di “Il Cerchio”, e immagina i nuovi scenari a cui queste potrebbero portare.
A mio parere sono pochi i libri che sono riusciti ad aprire spunti di riflessione così forti sulla direzione in cui l’uomo sta andando, descrivendo scenari apocalittici pur riuscendo a restare credibili. Perché il contenuto di “Il Cerchio” e “The Every“, pur restando nel campo dei romanzi distopici, non è qualcosa lontano da noi; al contrario, è qualcosa che sta già succedendo, in alcuni casi che è già successo.
Rispetto a “1984” e “Il mondo nuovo”, nei due libri di Dave Eggers, il controllo totale, e la fine del libero arbitrio, non sono qualcosa di imposto, ma qualcosa che viene “scelto” dagli esseri umani, a passi piccolissimi e molto graduali, e inconsapevolmnte, ma comunque scelto. Scelto con la stessa fiducia bovina della mucca che segue fiduciosa il padrone che la ha sempre nutrita, anche quando questo la fa salire sul veicolo che la porterà al macello.
A tutti noi, i vari arrivi delle novità tecnologiche, sono sempre sembrati delle innovazioni utili che avrebbero migliorato le nostre vite. Ed è con questo spirito allegro e spensierato, che abbiamo effettuato la nostra iscrizione a Facebook, a Instagram, a Twitter, abbiamo iniziato a connetterci alla rete attraverso i telefoni, abbiamo installato e iniziato a usare Whatsapp e Messenger, abbiamo fatto i nostri primi acquisti su Amazon, felici di risparmiare e di ricevere la merce comodamente a casa.
È con la stessa gioia di chi prova un gioco nuovo, che abbiamo accolto la possibilità di avere sempre a disposizione fotocamere e videocamere sui nostri telefoni, iniziando allegramente a fotografare e filmare tutto quello che accadeva nelle nostre giornate.
È con lo spirito di chi finalmente ha risolto un problema, che abbiamo accolto positivamente la geolocalizzazione sui nostri dispositivi, felici di poter raggiungere finalmente le nostre destinazioni senza dover più faticare nella ricerca.
Durante la pandemia, i lock-down sono stati la motivazione per incentivare, anche con interventi legislativi, lo smart working.
Ci dicono che in futuro lavoreremo tutti da casa, e non avremo bisogno di uscire, perché ogni cosa a noi necessaria ci verrà recapitata a domicilio.
Al momento sembra a tutti uno scenario esagerato e soprattutto lontano, ma basterebbe osservare come la realtà stia cambiando ogni giorno, e i passi che stiamo compiendo in un’unica direzione, per capire che non è qualcosa né di assurdo né di lontano nel tempo.
Ogni piccolo passo che abbiamo compiuto in questa rivoluzione digitale è stato un passo che preso singolarmente sarebbe rimasto innocuo, e che abbiamo accolto come qualcosa che migliorava la nostra vita.
Il problema è che tutti i passi che abbiamo accettato di compiere, non sono passi isolati uno dall’altro. Tutti i vari passaggi che ci conducono alla creazione della nostra identità digitale, sono tutti interconnessi tra di loro, e solo osservandoli nel loro insieme, e osservando dove ci stanno portando, si riesce a capire che lo scenario descritto da Orwell e Huxley non è più così lontano. Ma noi non ce ne stiamo neanche accorgendo, perché durante tutto il percorso abbiamo perso gran parte della nostra capacità critica.
Non mi vengono in mente molti altri libri che riescano a risvegliare questa capacità critica con la stesso impatto di quello generato da “Il Cerchio” e “The Every” di Dave Eggers, anche grazie alla bella dose di ironia di cui i suoi romanzi sono farciti.
Di Giovanni Consarino
LO SCENARIO descritto da Orwell e Huxley non è più così lontano: Il Cerchio / The Every – Dave Eggers
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