LA VEDOVA Josè Saramago

” Tu vivi tra entusiasmi repentini e depressioni prolungate, e io, con la mia scarsa abilità a scalare le montagne, sono costretto a seguirti in questi alti e bassi “.

LA VEDOVA, di Josè Saramago (Feltrinelli – ottobre 2022)

Il primo romanzo di uno scrittore che per me è l’immensità assoluta.

Pubblicato in Portogallo nel 1947 con il titolo Terra del peccato (per un capriccio editoriale a cui un Saramago giovanissimo non seppe opporsi) oggi, in occasione del centenario della nascita dell’autore, ci viene regalato da Feltrinelli con il suo titolo originale:

La vedova.

È un Saramago ancora acerbo quello che scrive, ancora lontano dalle vette altissime della sua scrittura a cui siamo ormai abituati.

Nessuna punteggiatura ribelle, mancanza di punti di domanda o periodi lunghissimi.

Siamo nell’ambito di uno stile narrativo classico.

Ma la sua grande umanità, la sua profondità nell’indagare l’animo umano, la sua inesauribile curiosità verso i comportamenti degli uomini…

Beh…questi elementi ci sono già tutti.

La storia è incentrata sulla figura di Marie Eleonor ( una donna rimasta vedova molto giovane) attorno a cui ruotano una serie di personaggi fondamentali nell’evoluzione degli eventi .

È la storia di una donna con le sue paure, le sue ossessioni e le sue fragilità.

È la storia di un’anima in tutta la sua umanità.

Saramago è quello scrittore chirurgo che con la sua penna bisturi è in grado come nessun altro di vivisezionare l’animo umano in tutti i suoi pensieri, emozioni e comportamenti.

Saramago è quel poeta dei sentimenti in grado di regalarci sempre personaggi indimenticabili.

Recensione di Nicoletta Viberti

LA VEDOVA Josè Saramago

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