La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – il detective Sherlock Holmes

Sherlock Holmes è il più celebre detective londinese, creato da A. Conan Doyle quando era ancora solo un giovane medico scozzese con la passione per la scrittura che provava così a ingannare il tempo libero lasciatogli dallo studio medico che aveva aperto a Portsmouth non troppo affollato di pazienti.

Come modello del suo detective scelse il prof J.Bell di cui era stato allievo all’ università di Edimburgo. Bell era un convinto assertore del metodo deduttivo nella formulazione delle diagnosi e così fu anche per il personaggio del detective Holmes nel suo metodo di indagine.

La prima apparizione fu nel romanzo ‘ Uno studio in rosso ‘ ( 1887) pubblicato a puntate sulla rivista’ Beeton’ s Christmas annual’ ma senza suscitare troppo clamore che inizierà solo un paio di anni più tardi grazie all’ editore della ‘ Lippincott’ s magazine ‘ ( pubblicata negli Usa e in Gb)che affascinato dal personaggio gli chiese di scrivere un altro romanzo ‘ il segno dei quattro ‘ con il quale iniziò il vero grande successo di Holmes.

Il corpus delle opere scritte in oltre quarant’anni arriverà a quattro romanzi e cinquantasei racconti. In realtà ben presto Conan Doyle stufo del troppo successo del personaggio avrebbe voluto ‘ liberarsene ‘ e provò a farlo sparire nel racconto ‘ Il problema finale ‘ fra i vortici delle cascate di Reichenbach fra le Alpi svizzere avvinghiato al suo acerrimo nemico Prof.Moriarty ma il pubblico dei lettori si ribellerà e invierà una valanga di lettere di protesta a Conan Doyle, migliaia di lavoratori indirono scioperi e furono indette anche interpellanze al parlamento inglese. Lo scrittore fu costretto a ravvedersi prima scrivendo uno dei più bei romanzi ‘ Il mastino dei Baskerville ‘ con l’ espediente di una vecchia avventura antecedente nel tempo poi cedendo e facendo svelare a un meravigliato Dott.Watson l’ amico e sodale di tante avventure come si era salvato dalla presunta scomparsa.

Holmes nella descrizione di Doyle era alto più di un metro e ottanta, robusto, con un lungo naso aquilino. Nell’ immaginario collettivo sono immancabili il berretto da cacciatore e la pipa che fuma a getto continuo, la passione per il violino, l’immancabile esclamazione ‘ Elementare Watson ‘ (dovuto in realtà all’ arma più potente: il cinema).

Settima arte che invece cercherà per molto tempo di fare passare sotto silenzio un’altra abitudine del celebre detective: la dipendenza dalla cocaina.

Che nella ‘ soluzione al sette per cento ‘ Holmes si inietterà di tanto in tanto per correggere la sua indole esclusivamente raziocinante.

Altri personaggi indimenticabili, il fratello Mycroft ancora più dotato di attitudine alla scienza della deduzione ma che per troppa pigrizia non metterà in pratica le sue doti e comparirà in tre dei più bei racconti.

Irene Adler, l’ unica donna di cui il misogino detective avrà una stima totale e forse anche segretamente un sentimento amoroso mai confessato; l’ispettore Lestrade sempre battuto ma per il quale a differenza di altri poliziotti aveva una certa stima.

Scomparso Doyle non è accaduto lo stesso alla sua creatura che è più viva e vegeta che mai, sono centinaia gli scrittori e le scrittrici di tutte le nazionalità che si sono cimentati con Holmes con risultati a volte davvero interessanti, è diventato una sorta di genere letterario ed in Italia da anni c’ è una collana del Giallo Mondadori da edicola che mensilmente pubblica romanzi o antologie di racconti a lui dedicati.

Altrettanto succede negli altri media:

cinema, teatro, radio, televisione, videogiochi, etc la fortuna del personaggio non accenna a diminuire e ci vorrebbe un altro post per indicare anche sommariamente tutte le belle opere a lui dedicate

Di Andrea Pinto