I GATTI DI SHINJUKU, di Durian Sukegawa (Einaudi – giugno 2023)
Dopo Le ricette della signora Tokue e il più recente Il sogno di Ryosuke Durian Sukegawa torna in libreria con questo delicato romanzo ambientato nella Tokyo degli anni Ottanta. La storia è incentrata su Yama, uno scrittore televisivo fallito di circa trent’anni, e Yume, cameriera in un bar frequentato dal protagonista.
Yama sogna di realizzarsi, ma rimane insoddisfatto e intrappolato in un lavoro che non gli dà altro che i pochi spiccioli di cui ha bisogno per mantenersi. Il suo supervisore è collerico e tormenta Yama con compiti impossibili. Quasi crollando sotto il peso del lavoro, Yama si sente senza speranza e si dispera. Una sera si perde nel bar, nel vivace quartiere di Shinjuku, senza sospettare che questo locale cambierà la sua vita in modo significativo. Viene immediatamente catturato dall’atmosfera unica e osserva con interesse il trambusto del piccolo bar, che ospita solo una manciata di clienti.
“I gatti di Shinjuku” è da un lato la storia cupa di due persone che hanno come compagni costanti le preoccupazioni, le paure e i demoni del passato. Ma è anche una storia di speranza sull’infinita energia che si trae dai sogni se non li si perde di vista. Gli amici a quattro zampe assumono un ruolo sempre più importante nel corso della storia e simboleggiano le molteplici sfaccettature della nostra personalità. Oltre al finale sorprendente, anche la poesia svolge un ruolo importante, che si inserisce armoniosamente nel complesso dell’opera.
Con “I gatti di Shinjuku”, Sukegawa pubblica una romanzo tenero e sommesso creando una composizione toccante dai toni delicati. Questo rende il libro consigliabile non solo agli amanti dei gatti, ma anche a tutti coloro che amano le storie che uniscono speranza e malinconia e che si focalizzano sulle persone che non perdono mai di vista i loro sogni.
Recensione di Moreno Migliorati
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