CHI DICE E CHI TACE Chiara Valerio

CHI DICE E CHI TACE, di Chiara Valerio (Sellerio – febbraio 2024)

Recensione1

Dopo averla ascoltata più volte in tv e, per ultimo, al funerale di Michela Murgia, di cui ha fatto un bellissimo elogio funebre parlando sempre al futuro -perché la premessa è stata che non si poteva parlare di Michela al passato-, ho deciso che dovevo leggere qualche suo libro; così dopo aver tentato con un libro sulla matematica ed aver miseramente fallito, ho deciso di leggere questo suo nuovo romanzo edito da Sellerio. E ci si ritrova in un turbine di parole e pensieri, che ti porta a pensare che la Valerio scriva come parla, velocissima, quasi senza riprendere fiato, che in lei le parole, siano esse parlate o scritte, fatichino a star dietro al suo pensiero che corre e corre e corre.

Così questo piccolo libro blu si legge tutto di un fiato, facendoci immergere in un groviglio di storie, che ci mostrano le varie sfaccettature di una realtà difficile da cogliere nella sua interezza e profondità. Ambientata a Scauri, un paese di provincia poco distante da Roma, situato su un golfo dalle morbide curve, con una lingua di spiaggia che corre parallela alla via Appia, la storia inizia con la morte, per annegamento nella sua vasca di casa, di Vittoria, una donna che circa vent’anni prima si era stabilita nel paese assieme ad una ragazza più giovane, Mara. La voce narrante è quella di una avvocatessa, Lea Russo, che viene a sapere della morte appena rientrata da una gita a Ponza e che non si capacita di come una donna così effervescente, così piena di interessi e capacità, possa essere stata vittima di quello che viene definito un incidente domestico, una fatale disgrazia. E così Lea inizia una sua personalissima ricerca per capire meglio la personalità di Vittoria e cosa sia veramente successo.

Potrebbe sembrare un giallo e forse di sicuro alla base della ricerca di Lea c’è il mistero della vita di una donna che forse non si è mai rivelata per quello che era; è come se ognuna delle persone con cui Lea parla avesse di lei solo una visione ed una conoscenza parziale, tra “quel che si dice e quel che si tace”.

Insomma proprio un bel libro pieno di pensieri profondi che ci spingono a riflettere su noi stessi e su quello che ci circonda, sulle relazioni che si allacciano e su come possa essere sfuggente il limite tra cura e possesso, fra amore e abbandono, tra desiderio e sopruso, tra verità e falsificazione ed infine anche tra vita e morte. A mio avviso assolutamente da leggere!

Recensione di Ale Fortebraccio

Recensione 2

Per qualche strano motivo, probabilmente per una suggestione, avevo creduto che questo romanzo fosse un giallo, mi sbagliavo, anche se effettivamente un paio di elementi comuni ai gialli li ha.

Ricorda, per le descrizioni, lo stile e le tematiche affrontate, i grandi romanzi di Simenon, la cui influenza è esplicitata dall’autrice stessa nelle note.

Il titolo è abbastanza esplicativo: la trama ruota attorno al detto, ma soprattutto al non detto. Chi dice e chi, invece, non ha mai voluto dire, appunto chi ha taciuto.

Chiara Valerio con questo romanzo racconta il paesino di provincia in cui è cresciuta, narra anche le vicende che si svolgono in un paesino del genere con le persone che lo abitano. Eppure non è un romanzo biografico, anche se l’autrice ruba al proprio vissuto per creare una finzione verosimile.

Il romanzo coi racconti di “chi dice” abbraccia l’intero Novecento, raccontando, con brevi cenni l’antifascismo, la dolce vita un po’ bohemien e soprattutto il fosco fin del secolo, con un’accesa critica al nascente neoliberismo. Parla anche di politica e impegno: il marito della protagonista affranto per il Partito che non c’è più.

È un romanzo femminile, con queste figure di donne diverse tra loro e così particolari, non convenzionali, che sono le vere protagoniste del libro. Il femminismo, invece, non è palese, anzi è persino sbeffeggiato, ma è presente nei comportamenti e nelle rivendicazioni delle protagoniste.

È un bellissimo romanzo dov’è presente un indagine (ed ecco la suggestione iniziale): l’eterna ricerca della verità e la comprensione dell’animo umano, ricerca iniziata all’indomani di una morte non molto chiara.

Chiara Valerio crea un raffinato e splendido romanzo, con la stessa cura e attenzione che già ha impiegato nella saggistica.

Recensione di Emanuele Marino 

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