UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ David Foster Wallace

UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ, di David Foster Wallace (Minimum Fax – luglio 2017)

 

UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ David Foster Wallace
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Recensione 1

“La vera seduzione della brochure non consiste tanto nell’invito a sognare quanto nella vera e propria costruzione del sogno”

Ormai non è più un segreto per nessuno il mio amore totale verso questo scrittore.

Forse però non tutti sanno, se non gli amici più stretti, il sogno che ho fin da piccola…una crociera nel mar dei Caraibi su una nave rigorosamente COSTA!

Questo libro è il connubio perfetto mi sono detta: il racconto di una crociera superlusso scritto dal mio scrittore preferito.

Ecco…ho cambiato il sogno nel cassetto!

 

 

In poco più di 100 pagine, David con la sua scrittura cinica, acuta, tagliente e spregiudicata, mi ha smontato il sogno che coltivo fin da ragazzina.

Con il suo sguardo lucido e spietato mi ha mostrato cosa si cela dietro ad una settimana di navigazione su un grattacielo galleggiante, pieno di luci, musiche, e personale di bordo totalmente e inesorabilmente a disposizione di chi come me, pensa che la crociera sia il paese delle meraviglie.

E allora mi sono vista al suo fianco, vicina di cabina, stipata insieme ad altre 1500 persone, impegnata tra una partita di ping pong, una di tiro al piattello, a bordo piscina, intenta ad azzeccare il turno giusto per colazione pranzo e cena, frastornata da musica psichedelica e luci stroboscopiche nella discoteca di bordo, e soprattutto viziata oltre l’inverosimile da un esercito di camerieri, bagnini, steward, hostess, con il sorriso praticamente tatuato sul volto, presenti in ogni angolo della nave, che sbucano da ogni dove solo per assecondare ogni singolo desiderio di…un’umanità nel suo più bieco e soffocante degli aspetti.

 

 

David mi ha mostrato che dietro lustrini e frizzantezza c’è una tristezza di fondo che fa letteralmente paura.

Che non sono i miei desideri ad essere esauditi, che non si tratta di vizi ma di tenere alto il livello di insoddisfazione e alimentare sempre di più la mia voglia di lusso, oltre misura, oltre quello che poi potrò mai permettermi. Il Signor Crociera di Lusso sta semplicemente giocando e guadagnando sul mio senso di insoddisfazione che non potrà di certo esaurirsi con una crociera ai Caraibi!

Mi sono seduta di fianco a lui e l’ho ascoltato criticare la borghesia americana, accecata da tanto sfarzo da non vedere oltre le paratie della nave, da non vedere il mare e gli squali che seguono la scia di questo colosso mostruoso.

Ma ormai non posso più scendere e allora mi godo la sua comicità, la sua ironia, il suo sguardo sagace, io e lui gli unici incapaci di far parte di questa massa di persone tutte vestite uguali, tutte spalmate di olio abbronzante, tutte con lo sguardo oscurato da anonimi occhiali da sole.

La forza di David è stata farmi capire che il mio sogno in realtà era un incubo, non cercando di convincermi ma semplicemente mostrandomi attraverso i suoi occhi quello che io non avrei mai colto.

 

 

 

E quindi non mi resta che ringraziarti…ancora una volta!

“Ho sentito il profumo che ha l’olio abbronzante quando è spalmato su oltre dieci tonnellate di carne umana bollente. Sono stato chiamato Mister in tre diverse nazioni Ho guardato cinquecento americani benestanti muoversi a scatti ballando l’Electric Slide. Ho visto tramonti che sembravano disegnati al computer e una luna tropicale che assomigliava più a una specie di limone dalle dimensioni gigantesche sospeso in aria che alla cara vecchia luna di pietra degli Stati Uniti d’America che ero abituato a vedere.”

Recensione di Cristina Costa

Recensione 2

Al protagonista, la rivista Harpers’s ha commissionato una sorta di reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi, a bordo della nave Zenith (immediatamente e burlescamente ribattezzata “Nadir” dal protagonista), della compagnia Celebrity Crociere.

Definitosi “semi- agorafobico”, egli non scenderà quasi mai dalla nave e descriverà con ironia e sarcasmo la vita a bordo della “Nadir”.

Chiunque abbia vissuto con sufficiente distacco e senso critico l’esperienza della crociera non faticherà a ritrovarsi, divertito, nel descrivere le maniacali attenzioni da parte del personale di bordo nei confronti degli ospiti, la quasi demenzialità del “divertimento a tutti i costi” e della guerra alla noia e alla fatica che viene promessa in quella settimana.

Lo stile è originalissimo, geniale, costellato di note a piè pagina, ben 137 note su 151 pagine, alcune addirittura note di note e occorre sottolineare che le note sono la vera chicca del libro, perché pur interrompendo spesso la narrazione, sono parentesi spesso esilaranti. Il linguaggio offre spesso termini desueti ma intuibili dal contesto e, sostanzialmente, un gran divertimento. Di quelli intelligenti, però.

Recensione di Nadia Carella
UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ David Foster Wallace

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