
UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ, di David Foster Wallace (Minimum Fax – luglio 2017)

Al protagonista, la rivista Harpers’s ha commissionato una sorta di reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi, a bordo della nave Zenith (immediatamente e burlescamente ribattezzata “Nadir” dal protagonista), della compagnia Celebrity Crociere.
Definitosi “semi- agorafobico”, egli non scenderà quasi mai dalla nave e descriverà con ironia e sarcasmo la vita a bordo della “Nadir”.
Chiunque abbia vissuto con sufficiente distacco e senso critico l’esperienza della crociera non faticherà a ritrovarsi, divertito, nel descrivere le maniacali attenzioni da parte del personale di bordo nei confronti degli ospiti, la quasi demenzialità del “divertimento a tutti i costi” e della guerra alla noia e alla fatica che viene promessa in quella settimana.
Lo stile è originalissimo, geniale, costellato di note a piè pagina, ben 137 note su 151 pagine, alcune addirittura note di note e occorre sottolineare che le note sono la vera chicca del libro, perché pur interrompendo spesso la narrazione, sono parentesi spesso esilaranti. Il linguaggio offre spesso termini desueti ma intuibili dal contesto e, sostanzialmente, un gran divertimento. Di quelli intelligenti, però.
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