REGINA ROSSA Juan Gómez-Jurado

REGINA ROSSA, di Juan Gómez-Jurado (Fazi – luglio 2021)

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Recensione 1

Questo è un thriller appassionante non solo per la storia che narra, di cui non dirò molto per evitare qualunque spoiler, ma per la nuova improbabile ma affascinante coppia di protagonisti che inaugura ina nuova trilogia, accostata da molti alla saga di Lisbet Salander. Lei, Antonia, è una trentenne dalla mente geniale, frutto di un addestramento che rasenta la tortura. Tre anni prima dei fatti narrati ha subìto un attentato in seguito al quale il marito si trova in coma. Da allora per il dolore e il peso eccessivo del senso di colpa – il marito si è preso il proiettile destinato a lei- sembra aver rinunciato alla sua vita e alla professione per la quale è stata addestrata, una sorta di profiler appartenente ad una squadra speciale che lavora nella segretezza più assoluta.

Lui, Jon, è un ispettore di polizia quarantenne caduto in disgrazia per colpa di un cuore tenero e di un maldestro tentativo di salvare una prostituta dal pappone violento. Jon vive a Bilbao, sta ancora con la madre, è un omosessuale raffinato che ama la buona cucina e gli abiti sartoriali.

Il suo comportamento poco ortodosso, filmato e dato in pasto al pubblico del web, gli ha fatto guadagnare la sospensione dal servizio che, insieme alla sua omosessualità in un ambiente molto macho come quello della polizia, gli fanno temere di non avere molte possibilità.

Fino a quando viene contattato da un uomo misterioso, che gli propone uno scambio: se riuscirà a convincere Antonia ad uscire di casa e lavorare alla soluzione di un caso molto particolare, tutte le prove del suo maldestro tentativo di incastrare il protettore verranno cancellate dal web.

E qui la vicenda prende il via, in un’altalena di emozioni, di segreti abilmente nascosti ed astutamente svelati, raccontata con ironia a tratti scanzonata, di quella che ti fa ridere a voce alta mentre leggi, con metafore che non ti aspetti (Da collezionare perché potrebbero tornare utili!), dialoghi serrati, e un narratore onnisciente che a volte gioca con il lettore anticipando, suggerendo, sottolineando.

Una lettura godibilissima, al netto del sangue versato e dei cadaveri che non possono mancare in un thriller.

Il titolo è un riferimento al romanzo Alice nel paese delle meraviglie: Antonia, nelle intenzioni di chi l’ha “creata” (con l’addestramento che è quasi una tortura) dovrebbe essere, come la regina di cuori, amministratrice di giustizia.

Recensione di Maria Teresa Petrone

Recensione 2

I protagonisti sono Antonia Scott, una giovane donna con una intelligenza fuori dal normale, che fa parte della cellula spagnola di una squadra speciale denominata Regina Rossa, che opera, con la massima segretezza, per risolvere casi molto complessi e per catturare criminali di alto profilo in tutta Europa, e Jon Gutierrez , un buon poliziotto basco, che al momento è nei guai per aver cercato di incastrare un protettore per salvare una prostituta e che viene coinvolto da un uomo misterioso di nome Mentor per convincere Antonia, che da tre anni si era allontanata dal gruppo, a tornare a lavorare per risolvere un caso delicato di sequestri di figli di importanti personalità del mondo bancario ed imprenditoriale.

 

 

I due investigatori, seppure così diversi tra di loro, riescono dopo un inizio un po’ burrascoso a collaborare in modo proficuo, sostenendosi nelle difficoltà sino a trovare la soluzione di un caso particolarmente difficile ed insidioso.

Un thriller pieno di tensione, che intriga il lettore in una girandola di avventure dei due protagonisti e con un finale che coglie un po’ di sorpresa.

 

Recensione di Ale Fortebraccio

Recensione 3

(dedicata alle Mamme Speciali… cioè a tutte!)

Regina Rossa, Juan Gòmez-Jurado (Fazi)

Questa è la storia di una donna speciale. Da troppo tempo, ormai, definire qualcuno “speciale” ha una sottile nota amara proprio alla fine del pensiero. Nulla di volontario, ma sarebbe inutile nascondere quella che è una realtà.

La nostra donna si chiama Antonia Scott ed è una Regina molto particolare.

Come tutte le Regine, ha accanto a sé (in realtà abita molto lontano) una “parente” speciale: Nonna Scott, che tutti vorremmo avere nella nostra vita.

La Regina Rossa è una moglie e una Madre, e non può vivere senza i suoi tre minuti al giorno in cui pensa al suicidio. Se ne concede solo tre, perché se fossero di più, potrebbe arrivare a farlo davvero e se fossero meno non riuscirebbe a contenere in nessun modo il suo dolore.

La Regina Rossa è sola… nessuno è come lei. L’hanno scelta proprio perché è speciale e l’hanno resa ancora più speciale. Non si capisce se ne sia consapevole: io credo di sì e mi sono accorta man mano che la lettura procedeva, che l’autore su tanti aspetti dei personaggi non ci dice nulla, lasciando proprio a noi l’onore e l’onere di completarne il quadro.

Ogni Regina che si rispetti ha un qualcuno che la protegge. Anche Antonia ce l’ha, ma diciamo che si proteggono a vicenda, perché Jon Gutierrez è un altro “speciale” a suo modo… Non che sia grasso, intendiamoci…

Non vi ho detto niente di questa Madre, Moglie e Regina perché nessuno ne sa niente. Il suo compito le impone di lavorare nell’ombra. Il suo Grillo Parlante è un Mentor che noi non conosciamo ma che parla… indirizza… paga… cerca…sceglie tra migliaia di aspiranti regine e infatti ha scelto Lei e nessun altra.

Non è un giallo, perché il lettore non deve risolvere niente, ci pensa Antonia… Non è un poliziesco perché la Polizia ci fa una figuretta grama, che un poliziesco che si rispetti non riserverebbe mai ai suoi personaggi.

È un thriller… con un ritmo altalenante in grado di tenerti attaccato anche alle pagine più difficili. Il mondo di Antonia è ad un livello troppo superiore, ce lo deve spiegare lei altrimenti non potremmo mai capire. Quando cerca di farlo, però, c’è quell’attimo in cui vorremmo mollare perché è tutto troppo complicato. E lì il ritmo sale… L’autore non ci lascia.

Il figlio di Antonia viene “sfiorato” dalla storia fin quasi alla fine, ma quelle brevissime carezze ci mostrano la lotta fra la Antonia Madre e la Antonia Regina.

La Antonia Moglie è troppo doloroso da raccontare, non mi assumo io questa responsabilità.

Non ci avete capito nulla?

Niente paura… Una lettura così non vi abbandona in mezzo al guado. Provare per credere!

Buona lettura

Recensione di Rita Annecchino

Regina Rossa – Lupa Nera – Re Bianco Juan Gomez-Jurado

Regina Rossa – Lupa Nera – Re Bianco Juan Gomez-Jurado

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