NE LEGGEREMO DI TUTTI I COLORI: Walden, ovvero vita nei boschi – Colore Verde, sfumatura terra verde

NE LEGGEREMO DI TUTTI I COLORI: Walden, ovvero vita nei boschi, Henry David Thoreau – Colore Verde, sfumatura terra verde

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“Quanti uomini hanno datato l’inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro”

Walden, Walden, Walden…ormai è come un mantra nella mia testa, da quando ho terminato la lettura di questo testo.

Uno dei più ostici letti in questi ultimi anni.

Uno di quei libri dove non ci si può semplicemente perdere nella trama, nel piacere di una lettura lineare.

Non so se lo avrei mai letto, doverlo presentare al quarto incontro del Circolo Letterario Comunale “mi ha costretto” a studiarlo più che a leggerlo.

E’ stato uno studio a tutto tondo: non solo il libro, non solo l’autore, ma anche e soprattutto il suo pensiero, il trascendentalismo di Emerson, il Romanticismo americano, il contesto storico, fine 1800, l’arrivo del progresso e dell’industrializzazione in America…

Walden, ovvero vita nei boschi non è un libro semplice ma soprattutto non è un semplice libro.

 

 

Walden è un esperimento di sopravvivenza di Henry David Thoreau. E’ la sua testimonianza; Thoreau ha dimostrato che un uomo può vivere tranquillamente in condizioni di povertà materiale, anzi che addirittura proprio perché privo di qualsiasi orpello può imparare ad apprezzare maggiormente le piccole cose;

Walden è il racconto di una presa di distanza dalla società, per tornare ad una dimensione più autentica, di vita solitaria, di riflessione intima, che spazia dalla politica, alla filosofia, all’economia;

Walden è un geniale esperimento narrativo che racconta 2 anni, 2 mesi e 2 giorni di vita semplice, in armonia con sé stessi e con la natura, lontano dalle agiatezze della vita cittadina, agiatezze che inevitabilmente ci impongono una routine monotona, ripetitiva e di falso benessere;

Walden è una provocazione verso una società che restringe sempre di più gli spazi per l’uomo e lo spinge a cercare il proprio spazio per pensare, riflettere, sulla sua esistenza e sul suo ruolo nel mondo;

Walden è vita “vissuta fino al midollo”, è spogliarsi del superfluo per giungere alla perla interiore, è contatto vero con la natura, nostro ventre primordiale, al quale dobbiamo ritornare per rigenerarci e rinascere;

Walden è una lettura rivoluzionaria e attualissima;

E’ la dimostrazione concreta di un’alternativa; c’è la possibilità di liberarsi dalle catene del consumismo e dell’utilitarismo, basta riappropriarsi di sé stessi in quanto singoli individui con una coscienza critica;

 

 

Walden è una scelta di disobbedienza civile.

E’ un’esortazione ad avere il coraggio di essere sé stessi.

Walden è il colore verde nella sua tonalità terra verde, quella scelta per questo incontro: ossia una summa meticcia di pigmenti terrosi che occorrono spontaneamente in natura, ciascuno con una diversa sfumatura, perché ognuno di noi è una sfumatura diversa nel mondo in cui viviamo e al quale apparteniamo.

Walden è il manifesto di tutti quei movimenti ecologisti che caratterizzano il nostro tempo.

Walden è la capacità di camminare al suono del proprio tamburo, distinguendosi dalla massa e poter così lasciare una traccia indelebile del nostro passaggio.

“Io non desideravo fare un viaggio in cabina ma stare davanti all’albero maestro sul ponte del mondo, e vedere più distintamente la luce della luna fra le montagne. Adesso non ho nessuna voglia di scendere sotto coperta”.

Buona lettura!

 

Di Cristina Costa

 

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