LE INDAGINI DI IMMA TATARANNI, di Mariolina Venezia
Le indagini di Imma Tataranni, raccontate in una serie di romanzi sui generis, mi hanno coinvolta pagina per pagina. Imma si presenta come l’anti-eroe per eccellenza: bacchettona sul lavoro, testarda ed orgogliosa, mamma sgangherata, troppo intransigente e troppo poco empatica verso la figlia adolescente, innamorata del marito (il primo e l’unico, che non cambierebbe nemmeno per l’Alain Delon di turno, nemmeno se i capelli sono ormai pochi), ma attratta come una ragazzetta dal bel maresciallo Calogiuri.
Una donna che s’è dovuta fare da sola, Imma ha dovuto rinunciare forse a tutte quelle frivolezze che fanno parte della vita di tutti, ma che alle volte è difficile coniugare con gli altri impegni. E anche noi siamo indaffarati come il Procuratore Generale della Repubblica, ma lei non monta castelli di carta per vantarsi di una vita mondana che in realtà non ha, o di un’adolescenza memorabile che non ha vissuto, come molti tra noi fanno, probabilmente per rendere più attraente agli altri e a sé la propria esistenza. Sicuramente avrà qualche rimpianto, ma non ha senso mentire agli altri e a se stessa. Non siamo perfetti e lei non lo è stata in questo.
Leggere i romanzi di Mariolina Venezia è stato un grande esercizio di concentrazione: nulla è lasciato al caso, in un crescendo di suspense, interrotta da momenti comici e riflessioni così reali e quotidiane che alle volte vien da chiedersi: “ma, Imma, abbiamo preso il caffè a casa mia e scambiato quattro chiacchiere?” Ma poi, si ritorna coi piedi per terra, perché Imma, nella sua vita frenetica e indaffarata, non avrebbe tempo di spettegolare davanti a qualcosa di caldo, intermezzando i drammi sul lavoro con i drammi sui figli, per non parlare di quelli col marito.
E poi, chi non amerebbe un personaggio come la Tataranni? Schietta, senza eccessive cerimonie, in grado di fare un interrogatorio approfondito al macellaio per l’omicidio di una giovane donna e contemporaneamente pensare a come sfamare le pance della prole con un bel pezzo di braciola e, perché no, una bella porzione di salsiccia piccante che era da tanto che non la prendeva mo’.
In molti l’abbiamo conosciuta per l’omonima serie TV su Rai Uno, in cui credo che il film non sia per niente peggio dei libri: ci “accontentiamo” delle magistrali interpretazioni di Vanessa Scalera, che di meridionale non ha solo le origini, ma anche il cuore e la passione, con cui ha disegnato adorabilmente il personaggio della protagonista.
LE INDAGINI DI IMMA TATARANNI, di Mariolina Venezia
– Via del Riscatto, Imma Tataranni e le incognite del futuro
I 5 gialli più cliccati del 1° semestre 2021 de iL Passaparola dei Libri
Commenta per primo