La letteratura gialla vista dalla parte di chi indaga – il Capitano Bruno Arcieri (Leonardo Gori)

La letteratura gialla vista dalla parte di chi indaga – il Capitano Bruno Arcieri (Leonardo Gori)

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Il capitano Bruno Arcieri: il romanzo di formazione del nostro Paese 

Primavera del 1938, mentre Hitler e Mussolini sono in visita ufficiale a Firenze il capitano dei carabinieri Bruno Arcieri si trova a indagare su un feroce omicidio che il regime tenta in ogni modo di oscurare; è questo il biglietto da visita, giunto in libreria nel 2000 (“Nero di maggio”), e primo atto di una serie di romanzi con Bruno Arcieri come protagonista, integerrimo servitore dello Stato, con il serio proposito di rimanere al di sopra delle parti e di applicare esclusivamente le leggi senza tuttavia cedere di un passo sul piano dell’umanità e del buon senso.

 

 

Tale disposizione d’animo si scontrerà inevitabilmente con gli eventi storici cui si troverà, suo malgrado, a prendere parte, e che lo porteranno, romanzo dopo romanzo, a un percorso di formazione che lo metterà di fronte a se stesso e a mettere in discussione le sue convinzioni; non meno determinante in questo senso sarà la sua relazione con la ragazza ebrea Elena Contini che, in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali, farà di tutto per proteggere. Passano gli anni, con i romanzi, e nelle opere più recenti troviamo un Bruno Arcieri colonnello dei servizi segreti, anziano e desideroso solo di condurre una vita tranquilla nella sua Firenze, proposito messo in seria difficoltà da ripetuti eventi avversi e da fantasmi del passato che periodicamente tornano a fargli visita. È per questo che il lettore può trovarsi di fronte a due filoni narrativi, quello del passato e quello del presente di Bruno Arcieri, e spesso situazioni del primo si riversano nel secondo.

 

 

Le sue vicende recenti, infine, si intrecciano spesso con quelle di Franco Bordelli dell’amico Marco Vichi e non è infrequente trovare i due personaggi nelle opere di entrambi (addirittura condividono lo stesso capitolo nei romanzi “Morte a Firenze” di Vichi e “Angeli del Fango” di Gori), cos questa irresistibile per gli amanti dei due autori. A rendere particolarmente coinvolgente e avvincente la lettura delle sue avventure sono vari elementi, in primis la capacità dell’autore, al di là di un’ottima prosa, di riuscire a delineare alla perfezione i vari scenari senza descrizioni troppo ampollose né cornici storiche dense di dettagli ma con poche pennellate efficaci, capaci di “farti sentire anche l’odore delle macerie fumanti dopo un bombardamento”: merito senza dubbio delle conoscenze storiche dell’autore, ma anche della sua passione passione per la fotografia e il fumetto; non a caso i migliori fumetti hanno proprio la caratteristica di descrivere al meglio le situazioni con poche immagini e dialoghi misurati (non mi sorprenderebbe in tale senso una trasposizione filmica o fumettistica di questo personaggio).

 

 

Altri elemento accattivante si trova nel jazz, genere musicale preferito dal protagonista e , per assurdo, calzante definizione del genere narrativo delle avventure del capitano/colonnello: come il jazz è una dimensione fatta di contaminazioni, sperimentazioni, anarchia e tecnica i romanzi del nostro non rientrano in una categoria specifica ma abbracciano i generi più disparati che tra loro si intrecciano e si mescolano armonicamente, sconvolgendo le regole del romanzo canonico e regalando un’esperienza narrativa a 360°.

C’è poi un elemento che emerge chiaro nella lettura dell’opera omnia dedicata al nostro e che rappresenta forse più di tutti gli altri il valore di questo personaggio: nel suo percorso di crescita interiore troviamo infatti il viaggio di formazione della nostra nazione, del nostro popolo, di tutti quelli che, convinti di seguire una giusta strada, si sono trovati a mettersi in discussione e a prendere decisioni difficili e spesso vitali.

 

 

Anche per questo Bruno Arcieri colpisce per la sua attualità, perché in fondo non è che una persona come noi, con i suoi pregi e difetti, demoni interiori e una morale in corso di maturazione, un percorso che continua anche in età avanzata senza conoscere sosta e che riflette appieno la nostra dimensione umana così piena di principi inviolabili puntualmente messi alla prova da eventi più grandi di noi.

Di Enrico Spinelli

 

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LA LIBRAIA DI STALINO – Leonardo Gori

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NERO DI MAGGIO – Leonardo Gori

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