IL TRENO Georges Simenon

Tre donne speciali

Il Treno G. Simenon

IL TRENO, di Georges Simenon

Maggio 1940, l’avanzata nazista spinge all’esodo gli abitanti delle Ardenne.

 

IL TRENO Georges Simenon recensioni libri e news

Anche Marcel Féron, commerciante di apparecchi radio, con una vita stabile e serena, lascia Fumay, paese ai confini con il Belgio, per rifugiarsi, insieme alla moglie incinta e alla figlia piccola, nel Sud della Francia.

Il treno della salvezza sul quale viaggia insieme alla famiglia viene però diviso in due tronconi e Marcel, nel caos della fuga, si ritrova separato da moglie e figlia, perdendone le tracce.
Nel suo stesso vagone finisce Anna, la donna vestita in nero che aveva poco prima aiutato e alla quale lo lega fin da subito un`istintiva complicità.

 

 

Il loro rapporto ben presto diventa simbiotico e avulso dalla realtà: è consapevole e incosciente al tempo stesso, non impone domande, né pretende spiegazioni, alimentandosi solo del presente e risultando immune alla speranza e al senso di colpa.

Ho dato ascolto a chi mi aveva suggerito di continuare con la lettura di Simenon, e ho fatto bene.
“Il treno” è un gran bel romanzo che conferma l`impressione che già avevo avuto con “Il piccolo libraio di Archangelsk“.

All’inizio il racconto sembra rimanere in superficie, ma pagina dopo pagina si rivela un`analisi preziosa dei sentimenti umani condotta con incredibile lucidità e onestà intellettuale, senza pregiudizio, senza ipocrisia, né retorica.

 

 

La chiusa è un vero e proprio pugno nello stomaco, che solo i maestri sanno assestare.
Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno consigliato di approfondire la conoscenza di questo autore. Continuerò a leggerlo con grande interesse e curiosità.

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