DOVE L’ARIA È PIÙ DOLCE, di Tasneem Jamal (Nuova Editrice Berti)
All’inizio del secolo scorso, dall’India molte famiglie emigrarono in Africa in cerca di fortuna. La storia dell’autrice, nata in Uganda ed emigrata con la famiglia di origine indiana in Canada, dopo l’ascesa al potere di Idi Amin negli anni Settanta, è la stessa di 80.000 ugandesi asiatici che furono costretti a un esodo forzato, espropriati di tutti i loro averi, verso altre terre, come la Gran Bretagna o appunto l’America del nord.
Jamal sceglie la forma del romanzo, della saga familiare, per narrare una storia di pulizia etnica poco conosciuta o dimenticata. Il perno della storia è la famiglia di Raju, che si stabilisce in Uganda nel 1921. Qui, come altri connazionali, si costruisce una carriera di successo, fino agli anni Sessanta, quando, con l’indipendenza, in Uganda si sviluppa un sentimento antiasiatico che sfocerà, una decina di anni dopo, nell’espulsione di massa. Gli asiatici, i privilegiati, avevano 90 giorni per andarsene: i loro averi sarebbero stati redistribuiti agli africani “autoctoni”.
Dove l’aria è più dolce è una storia di diritti negati, scritta anche dal punto di vista delle donne, prigioniere di un sistema patriarcale; così come negati sono i diritti di asilo a molti asiatici in fuga dall’Uganda dopo l’epurazione di Idi Amin. E anche coloro che sono “accettati” dal Regno Unito si sentiranno non voluti, respinti dalle proteste degli inglesi al loro arrivo.
Jamal governa con mano lieve e ferma una storia tragica, di portata epica, dando efficacemente voce a molti personaggi e alla loro quotidianità.
Recensione di Malvina Cagna (Libreria Trebisonda TO)
Titolo presente anche nelle recensioni sintetiche di Un Libro in un Tweet
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