ALBUM DI FAMIGLIA Ernesto Ferrero

ALBUM DI FAMIGLIA. Maestri del Novecento ritratti dal vivo, di Ernesto Ferrero (Einaudi – ottobre 2022)

Il “bianco Einaudi”…

Negli ultimi giorni di questo 2022, ho voluto farmi un regalo. Ho teso la mano a Ernesto Ferrero e l’ho seguito in un viaggio nella memoria, un museo delle meraviglie, una galleria di ritratti di protagonisti del secolo passato, veri e propri “maestri del Novecento ritratti dal vivo”, come recita il sottotitolo di questo suo commovente libro.

Sono ritratti di persone che hanno dedicato la vita ai libri, perché credevano fermamente che i buoni libri possono cambiare in meglio il mondo.

Ad aprire il racconto è una citazione di Claudio Magris: “Noi siamo coloro che amiamo. Perché è più difficile narrare l’amicizia che l’amore?”

Parente stretto de “i migliori anni della nostra vita” dello stesso Ferrero, ma anche di “Mutandine di Chiffon” del brillante Carlo Fruttero, questo “Album di famiglia” è innanzitutto un libro sull’amicizia. Gli amici che animano questo racconto, condividono un sogno, un progetto, una visione, una “certa idea di mondo”. Lavorano gomito a gomito, siedono alle stesse scrivanie, partecipano a riunioni di redazione.

Discutono di politica. Sognano.

Progettano nuove collane, disegnano copertine.

Leggono, viaggiano, traducono.

Scrivono, scrivono e si scrivono. Innumerevoli le lettere, i biglietti scambiati, i consigli dati e richiesti, le attestazioni di stima, le confessioni e le confidenze, ma anche i rimbrotti, i litigi, le gelosie.

C’è chi se n’è andato troppo presto, restando giovane per sempre.

C’è chi va via e pianta un altro pilastro (la Adelphi, per esempio).

C’è chi resta.

È un libro su un tempo grandioso, una stagione di gloria per la cultura italiana, scritto con il cuore di un ragazzo. Un ragazzo che, poco più che ventenne, ha varcato la soglia di via Biancamano per farsi testimone, poi protagonista in prima persona, del miracolo di un lavoro che è soprattutto “passione, divertimento, gioco, gratificazione […] Il lavoro era crescita personale e collettiva, scoperta di mondi sconosciuti, libertà”.

Un libro prezioso e sincero, toccante.

Impressionante anche solo scorrere in elenco la galleria dei ritratti: Italo Calvino e Primo Levi (“i prediletti”); Giulio Einaudi, Giulio Bollati, Paolo Boringhieri, Luciano Foà, Erich Linder, Vanni Scheiwiller, Elvira ed Enzo Sellerio, Inge Feltrinelli, Livio Garzanti, Roberto Calasso (“i capotribù”); Cesare Pavese, Eugenio Montale, Norberto Bobbio, Massimo Mila (“i padri nobili”), e poi – fra gli altri – Vittorio Foà, Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Lalla Romano, Gianni Rodari, Bruno Munari, Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Guido Ceronetti, Beppe Fenoglio, Daniele Del Giudice, Goffredo Parise, Leonardo Sciascia, Gianni Celati, Renato Guttuso, Pier Paolo Pasolini, Cesare Garboli, Umberto Eco.

Recensione di Valerio Scarcia

Premio Strega 2000: N Ernesto Ferrero 

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