FINCHÉ IL CAFFÈ È CALDO, di Toshikazu Kawaguchi
Si legge in un soffio e la scrittura di Kawaguchi è leggera come un soffio, delicatissima, come spesso accade nella letteratura giapponese.
C’è una piccola caffetteria speciale in Giappone, dove prendendo un caffè si può chiedere di rivivere un momento della nostra vita.
Non dico di più sulla trama, tranne che ci sono cinque regole ferree da rispettare se si fa questa scelta.
È una favola dolcissima, raccontata con una narrazione gentile e toccante.
E ci regala un sogno, il sogno di molti, quello di poter tornare ad un momento, uno soltanto della nostra vita passata. Quale momento scegliere?
Credo che avendone la possibilità, tutti sapremmo in quale momento vorremmo tornare, solo per pochi minuti. Tutti sapremmo già le parole da dire. O quelle da non dire.
Un’idea originale, un libro che fa riflettere sull’importanza dei momenti che viviamo.
Sono i momenti in cui abbiamo la possibilità di concepire l’esistenza passata per riadattarla, rivoluzionarla. Il passato non si può cambiare, ma il presente ne può trarre insegnamento.
Però il tempo è poco, per questo il caffè va bevuto finché è caldo.
Suggestivo e carezzevole.
Recensione di Lauretta Chiarini
Titolo presente nella Rassegna dei libri più letti e commentati di Luglio 2020
1 Trackback / Pingback