Abbiamo intervistato Barbara ed  Elisabetta della Libreria Matrioska di Fiumicino (RM)

Abbiamo intervistato Barbara ed  Elisabetta della Libreria Matrioska di Fiumicino (RM)

 

Interviste alle Librerie n. 73

 

Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?

Siamo Barbara ed Elisabetta, due amiche con un passato nel commercio e nell’editoria che hanno pensato nel 2016 di sperimentare il lavoro autonomo unendo competenze ed

interessi. Abbiamo così ideato, progettato e infine realizzato Matrioska, una libreria indipendente a Fiumicino specializzata in libri illustrati e narrativa per bambini e ragazzi

 

Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?

Matrioska nasce come come libreria per l’infanzia, perciò la maggioranza dei nostri frequentatori è composta da famiglie con bambini da zero a dieci anni. Con il tempo però abbiamo acquisito anche una buona percentuale di lettori più grandi (dalla scuola media in poi) e a Dicembre 2023 abbiamo anche inaugurato una piccola sezione di narrativa per lettori adulti.

Attualmente abbiamo anche all’attivo 3 book club molto partecipati e svariate collaborazioni con scuole del territorio di ogni ordine e grado.

 

 

 

 

Lettori si nasce o si diventa?

Come paladine della lettura fin dalla primissima infanzia possiamo assicurare che i bambini che nascono e crescono con i libri sviluppano una percezione del mondo più profonda, un lessico più ampio ed un senso estetico nettamente più sviluppato rispetto a chi non ha avuto questo tipo di approccio. Alcuni camminano da soli con i libri fin da quando imparano a leggere in autonomia, altri sbocciano più tardi, altri hanno percorsi altalenanti. il punto è, citando Pennac, “se ci si concede o no la gioia di essere lettore”.

 

Essere librai nel 2024: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?

Essendo libraie relativamente ‘giovani’ manchiamo di quella memoria storica propria dei colleghi di lungo corso, tuttavia possiamo sicuramente affermare quanto sia importante nel settore del commercio al dettaglio in generale, avere molteplici competenze sia in ambito puramente commerciale che in ambito amministrativo, relazionale, organizzativo, informatico, e di conoscenza ed utilizzo dei social network. Pensare di alzare la serranda e vedere la libreria riempirsi da sola è oramai un’utopia. Viviamo in una società che corre e muta rapidamente e le attività si devono necessariamente adeguare a questa trasformazione continua. Per questo occorre sempre osservare il mercato e, se possibile, anticiparne le richieste.

Fondamentale inoltre è la profonda conoscenza del vasto e variegato mondo dei libri per l’infanzia. Ogni età ha competenze e abilità cognitive specifiche, pertanto è necessario sapere con esattezza che tipo di libro proporre per ogni fase evolutiva del bambino.

 

 

 

Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?

Traiamo dalle reti sociali informazioni e spunti utili per il nostro mestiere, consultiamo blog e profili di booktokers, bookstagrammers, bookthreads etc. Tutto ciò che può concorrere alla promozione della lettura può farci giocoforza. La nostra presenza sui social si potrebbe definire moderata ma costante, nonostante i molteplici impegni e incombenze cerchiamo sempre di ritagliare una parte di tempo per la cura dei nostri canali social.

 

 

 

 

Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come I leoni di Sicilia e La portalettere, per citarne alcuni, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?

Nel nostro settore capita spesso che si vada alla ricerca del libro ‘medicina’, ovvero quel libro che possa magicamente risolvere un problema oppure che aiuti a superare uno scoglio nel percorso genitoriale. Tra i più richiesti vi sono certamente i libri per togliere il pannolino, o il ciuccio, oppure per superare la paura del buio o del distacco dal genitore per l’ingresso al nido.

Tra i tormentoni più frequenti ricordiamo sicuramente l’elfo dispettoso del periodo natalizio. Tra le colleghe libraie esiste un nomignolo segreto e irriverente che abbiamo appioppato a questo personaggio che ci viene costantemente richiesto a partire dai primi sentori di avvento.

 

Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?

Difficile prevederlo, ma ci sono buone probabilità che sia un altro di quei “libri medicina” sopra citati.

 

 

 

 

In molti, sul nostro gruppo FB, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?

Il panorama editoriale per bambini e ragazzi offre una varietà di proposte tali da riuscire ad accontentare davvero tutti i gusti, dalla narrativa fantasy, al fumetto, ai libri-game. Difficile non trovare qualcosa che possa stimolare la curiosità dei giovani lettori e lettrici. La questione, piuttosto, è: questi giovanissimi hanno mai avuto l’occasione di vedere un adulto in famiglia trarre piacere dalla lettura di un libro?

 

Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?

Fortunatamente nel nostro settore è ancora fondamentale l’utilizzo dell’oggetto libro, declinato nelle sue molteplici forme e dimensioni. Dal libro in bianco e nero, di stoffa, tattile, sonoro, cartonato, albo illustrato, ciascuno di questi supporti rimane ancora insostituibile digitalmente.

Consigliate tre libri (editati negli ultimi anni), secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.

 

Un libro per la primissima infanzia: IL PALLONCINO ROSSO di IELA MARI ed. Babalibri

Per la potenza del contrasto, l’assenza di parole che amplifica l’effetto dell’immagine e per la magia della trasformazione che nel mondo dell’infanzia è sempre possibile.

Un libro per la media infanzia: UN LEONE A PARIGI di BEATRICE ALEMAGNA ed. Donzelli

Per la fine esperienza estetica dell’illustrazione di Alemagna, una delle più famose e talentuose illustratrici viventi e per la delicatezza del messaggio che invita all’empatia e all’accoglienza.

Un libro per ragazze e ragazzi: IL FIORE PERDUTO DELLO SCIAMANO DI K di Davide Morosinotto.

Perché è un libro di avventura contemporaneo costruito secondo la regola dell’arte dei grandi classici. È magnetico, impossibile non arrivare fino in fondo.

 

redazione@ilpassaparoladeilibri.it

 

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