UNA BAMBINA E GLI SPETTRI Torey L.  Hayden

UNA BAMBINA E GLI SPETTRI, di Torey L.  Hayden (Corbaccio)

Ho letto questo libro solo dopo l’indimenticabile “Una bambina”, della stessa autrice, e non posso che confermare ciò che, già in precedenza, avevo avuto modo di toccare con mano: la grande sensibilità di questa donna, che si dedica all’educazione di bambini in difficoltà come se fosse una vera vocazione. È bello conoscere il legame che può instaurarsi tra un’insegnante e una bimba, ed è bello sapere che, con la forza dell’amore, anche la peggiore situazione può avere un lieto fine… Ogni volta però, al termine della storia, diventa difficile riuscire a separarsi dalle vite di questi piccoli protagonisti e, in un certo senso, lasciarli andare, accettando che proseguano il proprio cammino da soli… dopo aver fatto breccia nel cuore di ogni lettore.

I bambini di cui parla Torey possiedono la purezza e la spontaneità tipica della loro età, pur essendo speciali, e non perché hanno dei disturbi mentali che li rendono diversi dagli altri, ma per la profondità della loro anima, e per il coraggio con cui affrontano mostri che spaventerebbero anche un gigante.

Jadie, la protagonista di questo romanzo, ha due occhi azzurri, penetranti, dei lunghi capelli neri e arruffati, e quando si presenta nella classe di Torey non parla con nessuno e tiene il busto piegato in avanti e le braccia incrociate sul petto, come se portasse un gran carico di libri. La ragazzina si aprirà sempre di più con la nuova insegnante, fino a farle delle confidenze sconvolgenti, talmente sconvolgenti da risultare assurde, inventate, frutto di una fantasia malata. E tutta la storia ruota attorno a questo quesito: quelle di cui parla Jadie sono esperienze realmente vissute o allucinazioni create da una mente disturbata?

I racconti di Jadie sono troppo lacunosi per risultare credibili. Ma Torey ha la sensazione che lei e le sue sorelle siano in serio pericolo e fa di tutto per metterle in salvo. Inizia a sospettare che siano vittime di violenze ad opera di una setta satanica durante riti occulti. Non riesce a togliersi dalla testa le parole attraverso cui la piccola parla, con apparente naturalezza e lucidità, di teste sgozzate, e di animali squartati durante incontri clandestini con persone dalla misteriosa identità. Al momento non ho letto altri libri dell’autrice, ma sono quasi certa che questo sia uno dei più inquietanti, e la stessa autrice lo definisce il caso più straziante che le sia capitato. Si fa fatica a dimenticare la crudeltà di certi episodi descritti da Jadie, e ad accettare che tutto questo possa essere realmente successo…

“A volte le cose non sembrano vere, e la gente non ti crede. Anche se dici la verità, le persone pensano che ti stia inventando tutto”(cit.)

Ovviamente, ne consiglio la lettura.

Recensione di Gaia Lamanna

UNA BAMBINA E GLI SPETTRI Torey L.  Hayden

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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