UN AMORE SENZA FINE, di Scott Spencer (Sellerio – maggio 2023)
A poche settimane di distanza dallo splendido “Un oceano senza sponde“, mi imbatto nuovamente in Scott Spencer e in una nuova faccia dell’amore. Non più l’amore incondizionato, che niente chiede in cambio, ma un sentimento di possesso che si tramuta in ossessione, la paura di perdere la persona amata, che porta all’ideazione e all’esecuzione di un gesto efferato.
Sin dalla prima pagina di questo torrenziale racconto, veniamo messi al corrente del folle piano. È la voce del protagonista, il giovane David, a farci sapere cosa è accaduto la sera del 12 agosto 1967: una sera che cambierà per sempre la sua vita e quella di altre persone.
Il racconto di quella notte non sarà, però, il punto di arrivo della storia, ma il punto di partenza: un istante, un fotogramma. Uno spartiacque, nella vita di David, della sua Jade, e delle loro rispettive famiglie.
Pubblicato nel 1979 e da poco ripubblicato da Sellerio, nella nuova traduzione di Tommaso Pincio, “Un amore senza fine” è un viaggio verso i luoghi più oscuri e reconditi di una relazione; la cronaca – di una unione, prima, poi di una separazione, poi di una nuova unione -, che trova sempre nell’attrazione fisica, nella passione animalesca, nello sfogo sessuale, la cifra del suo essere, unica e non replicabile.
È quello il momento in cui la chimica si mescola al destino, come dice lo stesso David: il desiderarsi, il cercarsi e il possedersi vicendevolmente, in lunghe, intense pagine che traboccano di eros feroce e appassionato.
A tenerci compagnia durante la lettura, come scrive lo stesso Pincio nella sua introduzione, è il sentimento di ambiguità che nutriamo nei confronti del protagonista: lo condanniamo, certo, ma in fondo non possiamo non nutrire una certa simpatia e un senso di protezione nei suoi confronti.
Recensione di Valerio Scarcia
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