TRE MILLIMETRI AL GIORNO Richard Matheson

TRE MILLIMETRI AL GIORNO, di Richard Matheson (Fanucci)

 

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“State attenti: siete nelle mani di uno scrittore che non chiede pietà e non ne concede. Vi spremerà fino all’osso, e quando chiuderete questo libro vi lascerà con il più grande regalo che uno scrittore possa offrirvi: il desiderio di leggerlo ancora. Richard Matheson è l’autore che mi ha influenzato più di ogni altro”. Queste sono le parole di Stephen King, in bella evidenza sulla quarta di copertina dei racconti di Matheson. Stephen gli ha reso un grande omaggio, riprendendo nel suo “Elevation” il tema di “Tre millimetri al giorno” e dando addirittura al suo protagonista il nome di Scott Carey, il protagonista del romanzo di Matheson. Un bellissimo romanzo-tributo Elevation (anche questo consigliato).

Terminata questa doverosa premessa parliamo del romanzo, evitando di incasellarlo troppo nella letteratura di genere. Un po’ fs, un po’ horror, un po’ romanzo psicologico (le riflessioni di Scott mentre rimpicciolisce ci partecipano delle sue angosce), un po’ thriller, sicuramente un romanzo formidabile, che tiene incollati alla pagina.

Due parole due sulla trama: Scott viene accidentalmente a contatto con una sostanza radioattiva e inizia a perdere peso e rimpicciolirsi, riducendosi di tre millimetri al giorno. Basta così. Rischieremmo uno spoiler. Sappiate solo che sarà un viaggio incredibile, quello di Scott, esposto a rischi allucinanti. Qualcuno in questo romanzo ci ha visto una metafora sul ridimensionamento del maschio americano, qualcun altro un forte avvertimento contro la minaccia nucleare ( il libro è del ‘57, ma, sotto questo aspetto, sinistramente attuale).

Naturalmente ne è stato tratto un film (Radiazione BX: distruzione uomo), che mi riprometto di vedere.

Ho già visto, invece, divagando un po’, due delle versioni di “Io sono leggenda”, un altro dei capolavori di Matheson. Mentre ho trovato piuttosto piatta la versione con Will Smith, aldilà dell’indubbio appeal del protagonista, mi è molto piaciuto “L’ultimo uomo sulla terra”, vecchia versione diretta dall’italiano Ubaldo Ragona, ambientato a Roma, nel quartiere Eur, con un magnifico Vincent Price e una convincente Franca Bettoja. Anche qui una bella metafora: Price (o Smith), ultimo umano in un mondo popolato da vampiri a seguito di un’epidemia, diventa il “diverso”, la leggenda appunto. Come dire che il concetto di “normalità” è molto opinabile, e i suoi canoni vengono determinati dal sentire della moltitudine. Fine della digressione.

Perchè leggere “Tre millimetri al giorno” (e “I racconti” e “Io sono leggenda” e tutto il resto) di Matheson? Perchè è un libro che piacerà ai lettori che vogliono trame avvincenti e che vogliono dare un’occhiata da vicino a questo grande autore americano (che ha scritto anche tante sceneggiature per il cinema e che Stephen King giudica suo maestro).Mi pare abbastanza no?

P.S. Una modesta proposta: e se ai ragazzi che hanno in uggia i libri e ai quali leggere risulta indigesto dessimo da leggere, per cominciare, Richard Matheson invece di qualche indigeribile mattone?

Recensione di Arturo Bandini Molise
TRE MILLIMETRI AL GIORNO Richard Matheson

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