STUPRO, di Joyce Carol Oates (Bompiani)
Teena e Bethie, la figlia dodicenne, lasciano a tarda ora la festa dove hanno ballato e riso, per tornare a casa a piedi, attraversando il parco solitario e oscuro. (Inevitabile il pensiero: ma perché, perché da sole nel parco di notte?!).
Un gruppo di balordi le sorprende e le trascina in un capannone abbandonato dove, sotto gli occhi terrorizzati della ragazza, Teena viene selvaggiamente picchiata e violentata. (Inevitabile la stretta allo stomaco e il pensiero: bastardi, bastardi, bastardi!)
E poi tutto quello che viene dopo: quella stretta allo stomaco non solo non si scioglie ma assume dimensioni ingestibili.
Mi devo fermare, interrompere la lettura, guardare i vestiti delle dive a Cannes, fare una torta!
La Oates mi fa sempre questo effetto, mi scombussola e mi colpisce (e non è poco!), stavolta poi l’argomento non può lasciare indifferenti.
Un ottimo libro, come sempre.
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STUPRO Joyce Carol Oates
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