NOTTURNO INDIANO, di Antonio Tabucchi
Più volte, il narratore dice di seguire, nel suo viaggio attraverso l’India, una piccola guida “incongrua”. L’autore ha a sua volta prodotto un piccolo romanzo reticente. Si ha bisogno di un romanzo reticente, ogni tanto, di uno di quei libri che lasciano enormi spazi all’immaginazione. Questo tuttavia fa qualcosa di più: nel finale mette in guardia il lettore, gli fa sapere che il suo punto di vista potrebbe non essere il migliore per cogliere il messaggio. Questi libri non vengono mai veramente chiusi. Rimangono con le loro suggestioni a tener compagnia al lettore, a dirgli qualcosa di lui.
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NOTTURNO INDIANO Antonio Tabucchi

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