L’ULTIMO LAPPONE Olivier Truc

L’ULTIMO LAPPONE, di Olivier Truc (Marsilio)

Una cara amica mi ha prestato questo libro, dicendomi che le era piaciuto molto e che pensava di comprare anche gli altri della serie. Io me lo sono tenuto un po’ in attesa, pensando di leggerlo dopo altri che avevo in elenco da più tempo. Finalmente qualche settimana fa mi sono decisa a prenderlo in mano e sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo libro dal sapore nordico, che dietro una trama gialla ci narra della dura vita dei sami, la popolazione indigena dell’estremo nord della Scandinavia, che vive nel territorio da loro denominati Sapmi, che include una regione posta al confine tra quattro stati, la Norvegia, la Svezia, la Finlandia e la Russia: una popolazione di cui sappiamo poco, che copre una vasta area dai confini incerti, per la quale la pastorizia delle renne è la base della loro vita ed il principale mezzo di sostentamento.

E qui, in un paesaggio di neve e di gelo e di sconcertanti e meravigliose aurore boreali, si svolge la trama del romanzo che vede Klemet Nango e Nina Nansen, appartenenti alla polizia delle renne di un piccolo paese della Lapponia norvegese, Kautekino, alle prese con due episodi criminali che non sembrano correlati tra di loro, il furto di un antico e misterioso tamburo sami da poco restituito ad un museo della comunità e la morte di un allevatore che è stato ritrovato cadavere all’esterno del suo misero gumpi con le orecchie mozzate. Le indagini si svolgono in un ambiente quindi molto particolare, pieno di tradizioni e di contrasti tra cristiani laestadiani, norvegesi nazionalisti, e sami indipendentisti, allevatori di renne modernizzati e tradizionali, caratterizzato da un clima inclemente e dall’avidità di personaggi locali e stranieri sulle ricchezze di quel territorio.

Muovendosi sul “vidda”, l’immenso oceano di neve e ghiaccio su cui i pastori portano le renne al pascolo, ed avvalendosi dell’aiuto di esperti sia della geologia della zona, sia delle tradizioni sami compresi i canti tradizionali, i joik, i due poliziotti condurranno con successo la loro indagine che li porterà a rapportarsi anche con Alask, il più puro allevatore di renne, profondo conoscitore del territorio in cui vive, lontano dal mondo moderno con l’unica compagnia dei suoi animali e della moglie, dal passato doloroso che le ha sconvolto la mente.

Ed a raccontarci tutto questo non è un autore nordico ma Olivier Truc, un giornalista francese che vive da molti anni a Stoccolma, di cui L’ultimo lappone costituisce il romanzo di esordio, un libro avvincente che affascina sia chi ha già viaggiato in quei luoghi e ne ritrova qui il fascino misterioso fatto di grandi silenzi, sia chi in quei posti sogna di poterci andare al più presto per ritrovarsi in un ambiente naturale del tutto particolare

Recensione di Ale Fortebraccio

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