IL COMMESSO Bernard Malamud

IL COMMESSO, di Bernard Malamud (Minimum Fax)

Recensione 1

Il romanzo racconta la storia di Morris Bober, un droghiere di religione ebraica i cui modesti affari sono messi ulteriormente in crisi dai nuovi esercizi appena pareti nel suo quartiere: per far fronte a necessità sempre più urgenti, Morris si trova costretto, contro il volere della moglie, ad accettare l’aiuto di Frank un giovane italo-americano intenzionato a imparare il mestiere e che offre il suo aiuto senza compenso.

 

Recensione Il Commesso di Bernard Malamud recensioni Libri e News Unlibro
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Grazie al suo nuovo aiutante, l’anziano commerciante ritrova il coraggio di affrontare nuovamente la concorrenza ma anche la crisi economica, la salute che peggiora e un Dio che percepisce lontano e arcigno; l’incontro tra Frank e Morris dà vita a un faticoso dialogo, nel quale si alternano stati d’animo contrastanti da parte di entrambi, come rabbia, disperazione, rassegnazione, speranza dignità , dialogo che porterà il commesso a rivedere il proprio modo di essere e spingerà Morris a riflettere sul senso del destino, che sembra accanirsi sui poveri, magari solo perché hanno scelto di rimanere onesti, considerando la necessità di migliorare la propria condizione.

 

 

Sfondo di questa ascesa catartica è New York, riprodotta in sedicesimo dalla piccola bottega di Morris, perfetto crogiolo di razze, culture, punti di vista tutti tesi a sconfiggere una miseria che prima che economica è percepita come esistenziale.

Racconto scarno, di taglio tradizionale, essenziale, dai toni dolci-amari che ricordano i primi film di Chaplin, condotto con un intento che richiama la grande narrativa “sociale” ottocentesca (Balzac, soprattutto, ma anche Verga), nonché dal gusto tipicamente americano per il dettaglio (la descrizione della bottega di Morris e dei suoi strumenti di lavoro richiama alcuni analoghi cataloghi di Melville in Moby Dick), attento alle sfumature psicologiche, senza rinunciare all’oggettività.

Consigliato a lettori che amano analizzare le vicende umane.

Recensione di Valentina Leoni

 

Recensione 2

New York, anni cinquanta: Morris Bober, commerciante ebreo, è il proprietario di un negozio di alimentari, vivono con lui sua moglie Ida e la figlia ventenne Helen.

Morris conduce una vita misera, gli affari nel negozio non vanno bene, schiacciato dalla concorrenza degli altri negozi del quartiere e dai nascenti supermercati. Tutta la sua vita si svolge all’interno del quartiere dove si trova il suo negozio. Morris è un personaggio meraviglioso, malinconico, di una ricchezza interiore unica, di una onestà integerrima.

I suoi insegnamenti non sono compresi dalla sua famiglia, infatti la figlia dirà:”Che valore aveva la sua onestà se non gli permetteva di esistere in questo mondo?”

 

 

L’altro personaggio su cui ruota il romanzo è un vagabondo di origine italiane, Frank Alpine, il commesso, che per tutta la durata del romanzo cercherà la redenzione, andando avanti e indietro, facendo il bene e commettendo al contempo errori, per avvicinarsi ai valori di Morris.

Una storia che racconta la vita degli umili, una storia assolutamente ordinaria che Malamud ha saputo rendere straordinaria.

Un capolavoro, assolutamente da leggere.

Recensione di Sonia Signorini

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IL COMMESSO Bernard Malamud

 

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