DIARI SEGRETI DISPANDAU, di Albert Speer
Il mea culpa dell’architetto di Hitler già ministro degli armamenti bellici è il libro che sto leggendo in questo periodo.
Per fortuna, il periodo storico trattato è ampiamente documentato da varie fonti anche visive. Per questo, per capire meglio anche il processo di Norimberga, ogni sera guardo qualche videodocumentario, che mi lascia sempre piuttosto sgomenta.
I Diari Segreti di Spandau sono le memorie che l’unico imputato di Norimberga, che ammise di essere colpevole, scrisse durante i 20 anni di carcere ricevuti come pena.
Gli scritti furono fatti uscire da Spandau, grazie a diverse persone, di cui non viene rivelato il nome, e raccolti in due volumi suddivisi in “Storia del terzo Reich” e il presente diario.
La lettura è gradevole e scorrevole, ma sapendo la provenienza di certe esperienze narrate, in modo così personale e avvenute a stretto contatto col Fuhrer, fa agghiacciare il sangue soprattutto quando si va a guardare quei video, che testimoniano la realtà effettiva dei tempi.
Non so, infine, quanto Speer possa aver davvero ammesso o nascosto in questi suoi scritti, ma sono contenta di averli finalmente letti, dopo tanti anni che li avevo in casa.
Recensione di Lena Merlina
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