BACCHUS Eddie Campbell

BACCHUS, di Eddie Campbell (NPE – febbraio 2023)

 

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“Non è forse vero che tutti crediamo di essere protagonisti di una tragedia? Tutto il dolore, tutte le azioni dei personaggi secondari, esistono solo per trarre considerazioni significative sul nostro conto.”

L’OPERA
Bacchus è una fumetto scritto e illustrato (tranne in alcuni casi) da Eddie Campbell, ai più noto per aver illustrato From Hell sulla sceneggiatura di Alan Moore.
La storia inizia nel 1986 e si conclude nel 1998 circa, dopo 12 anni e 1100 pagine di storia, riportata sugli scaffali da Edizioni NPE in edizione Omnibus e prodotta in sole 1000 copie e tradotto abilmente da @glo.gri .

LA TRAMA
Ambientato sulla metà degli anni ’80 (seguendo il periodo di pubblicazione dell’opera) seguiremo le vicissitudini di Bacchus (Dioniso), Divinità del Vino e delle sbronze/bagordi  e scopriremo che bene o male tutti invecchiamo, anche i Dèi dell’Olimpo.
Il volume si apre su Bacchus intento a fuggire di prigione, per dare la caccia a Joe Teseo, figlio di Poseidone e mafioso, col quale ha un conto in sospeso da millenni.

 

 

 

UN’OPERA STRATIFICATA
La peculiarità di Bacchus è la ricchezza, stratificazione e diversificazione dei temi trattati, e dei luoghi, U.S.A., SudAmerica, Grecia e Italia, Inghilterra e mondi fuori dallo spazio tempo, unendo la mitologia Greca al mondo moderno, saltando dal genere Picaresco, a quello Noir o Pulp con momenti molto filosofici e rendendo le divinità capaci di sentire le epoche e il tempo che scorre, influenzando anche questi ultimi che cercheranno di adattarsi di conseguenza rendendo l’immortalità quasi come un’incombenza, facendo riflettere sulla vita e la morte non solo degli esseri viventi, ma anche delle religioni.
Campbell non perde occasione per muovere critica contro il capitalismo (con i Telchini) o dire la sua su le Utopie (Bacchus Re degli uomini) creando sempre ottimi spunti riflessivi.

 

 

LA MITOLOGIA GRECA
Una cosa che ho adorato è stata l’uso che ha fatto l’autore della mitologia Greca, adattandola alla storia ma senza abusarne, dando un’aggiunta di ricchezza e cultura, rendendola fruibile.
Io per primo andrò a recuperare il compendio di Luigia Achillea Stella in merito, proprio per approfondire la conoscenza in merito, attratto anche dal lato psicologico e non solo.
Le divinità sono lo specchio delle nostre emozioni(spesso morbose),dei nostri impulsi, sono il lato migliore di noi, ma anche quello peggiore e oscuro, e non posso fare a meno di pensare a Urano che gettava i suoi figli nel Tartaro per poi essere evirato da suo figlio Urano, il quale in seguito viene evirato da Crono, colui che in seguito alla predizione di un oracolo inizia a divorare i suoi figli per essere poi a sua volta ucciso da Zeus suo figlio, tutto il simbolismo che evoca con i suoi lati psicologici e tutti i poemi o le tragedie scritte in merito, ed ecco cosa fa di Bacchus per me un’opera di cultura.

 

 

CONCLUSIONE
Bacchus è stata decisamente una grande lettura, ovviamente ha i suoi alti e bassi, soprattutto nei capitoli fatti solo di storie brevi a trama Verticale, non è leggerissimo da leggere (in tutti i sensi ) ma per me il gioco vale comunque la candela.
Eddie Campbell ha creato un’opera che nell’86 affronta il concetto dell’immortalità, mixando Avventura, filosofia, mafia e vendetta, miti Greci, dramma e commedia, pulp e noir, muovendo critica sociale e facendo riflettere su quanto le divinità siano lo specchio dell’animo umano, di quanto la vita sia divisa da uno strato sottile dalla morte, e di come ordine e caos siano legati indissolubilmente, e la cosa migliore che si può fare è berci sopra.

 

Recensione di Pierpaolo Errico

 

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