UN’ESTATE AL MARE, di Giuseppe Culicchia
Luca e Benedetta sono in viaggio di nozze in una Sicilia assolata e silenziosa; lui è prossimo alla mezza età, guarda al futuro con apprensione e non riesce a condividere fino in fondo l’entusiasmo della giovane moglie, ottimista e superficiale, ansiosa di concepire il primo figlio.

Il viaggio porterà Luca a dover fare i conti con il passato e a rivedere molte delle sue prospettive di vita.
Romanzo breve ma perfettamente bilanciato, Un’estate al mare unisce il clima vacanziero e spensierato tipico dei racconti di ambientazione estiva a una seria storia di crescita, ricordo e assunzione di responsabilità: nelle atmosfere rarefatte e sospese dell’estate di Marsala, il personaggio di Luca evolve e prende coscienza del suo vero io, dei suoi reali desideri e affronta, per la prima volta, i fantasmi di un passato del quale non ha mai avuto voglia di parlare nemmeno con la moglie, che percepiamo lontana anche a causa di una differenza di età che sembra precludere ogni vera possibilità di comunicazione profonda tra i due; la grande differenza caratteriale, ma anche di mentalità tra i due sposini è occasione per pagine molto divertenti ma è anche uno dei temi portanti del romanzo.
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La scrittura di Culicchia, sempre riconoscibile per un umorismo nel quale traspare una profonda amarezza, racconta con lucidità un matrimonio dalle premesse incerte ma anche i dubbi della generazione irrisolta dei quarantenni e unisce alla trama principale descrizioni perfette dell’estate siciliana.
Una lettura che non arriva mai ai toni del dramma esistenziale ma rimane su quelli leggeri del racconto di viaggio; narrazione scorrevole e mai banale di uno degli autori italiani che considero più attenti nel descrivere la mia generazione. Veramente godibile.
Recensione di Valentina Leoni
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