UNA RIVOLUZIONE SENTIMENTALE, di Viola Ardone (Salani)
E così ho voluto leggere anche “Una rivoluzione sentimentale” , il secondo romanzo di Viola Ardone, scritto dopo La ricetta del cuore in subbuglio” e prima dei più famosi “Il treno dei bambini” e “Oliva Denaro”.
In questo libro la scrittrice napoletana che, dopo la laurea in Lettere, ha lavorato per diversi anni nel campo dell’editoria e attualmente insegna italiano e latino nei licei, sceglie come protagonista Zelda, una ragazza di buona famiglia, che abbandona la carriera universitaria, per andare ad insegnare come docente di italiano e latino a tempo indeterminato in un liceo della periferia. E’ forse il libro più vicino alla vita reale della scrittrice perché affronta le tematiche dell’insegnamento e dei rapporti con i propri studenti.
Zelda sente di non essere una brava insegnate per i propri ragazzi e lo esplicita in un confronto con Nadia, una collega con cui è diventata amica: “ Non sono perfetta, faccio uso di sostanze illegali, ho una vita sentimentale ingarbugliata, non ho compassione per le loro misere vite, non sono sensibile ai loro problemi e non ho mai provato interesse per la maternità”. Lo dice anche ai propri alunni, che considera “oggetti di lavoro”: Se io fossi un coltivatore di pomodori voi sareste i miei pomodori. L’unico mio compito è quello di cogliervi maturi”. Poi però la vita le insegna altro e Zelda impara a condividere le proprie emozioni, a sporcarsi le mani, perché, come diceva Don Milani “ a cosa sarà servito avere le mani pulite se le abbiamo tenute in tasca”.
Comunque il libro affronta anche altre tematiche raccontandoci la vita di Zelda, attraverso il suo rapporto con la madre, con l’amore e sostanzialmente con la vita.
Un libro per certi versi un po’ acerbo ma che ci fa vedere in nuce la notevole scrittrice che ci ha regalato gli ultimi due romanzi più conosciuti.
Recensione di Ale Fortebraccio
UNA RIVOLUZIONE SENTIMENTALE Viola Ardone
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