Un Classico che ha smosso la coscienza di molti: LA CAPANNA DELLO ZIO TOM Harriet Beecher Stowe

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LA CAPANNA DELLO ZIO TOM, di Harriet Beecher Stowe

Lascio il 2020 con una lettura importante, un Classico che ha smosso la coscienza di molte persone.

LA CAPANNA DELLO ZIO TOM Harriet Beecher Stowe
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Siamo a metà dell’Ottocento in Kentucky, Stati Uniti. Questo era al tempo, e sarà ancora durante la Guerra Civile, un luogo molto particolare. È uno stato schiavista, cioè dove la schiavitù è approvata e praticata. Non è (e non sarà) tuttavia uno degli stati della Confederazione. Insomma, il Kentucky è uno stato-cuscinetto tra la feroce economia del Sud e gli stati del Nord in cui le persone di colore sono già libere, come l’Ohio, con cui confina.

Questi fatti sono molto importanti per capire la situazione iniziale. Ci troviamo nella casa della famiglia Shelby dove Tom è uno schiavo che grazie al suo fervore religioso, alla sua bontà e alla sua abilità in ogni lavoro ha la fiducia di tutti da anni. Nella stessa casa vive Eliza, il cui marito George vive sotto le direttive di un altro uomo, il tirannico e invidioso signor Harris che lo punisce senza tregua. Quando a causa di gravi debiti il signor Shelby è costretto dall’avido signor Haley a vendere Tom e Harry, il figlio di Eliza e George, ha inizio la loro disperata ricerca di libertà, nel corpo e nell’anima.

Questo romanzo mi ha sorpresa innanzitutto per la schiettezza. Non so immaginare cosa sia stato per i contemporanei del 1852: uno shock, probabilmente. Non solo il linguaggio è molto semplice e senza infiorettature ma tutti i personaggi dicono esattamente quello che pensano nel male, ma soprattutto, nel bene.

Sono davvero molti i personaggi che si esprimono, sia con parole che con azioni, a favore dell’abolizione della schiavitù. Mi si è sciolto il cuore nel vedere la maturità e l’altruismo della piccola Evangeline, le amare constatazioni del signor Shelby, la meravigliosa comunità quacchera, il gaio supporto del signor St. Clare.

Ovviamente ogni storia ha luci ed ombre ma credo che l’intento fosse dare degli esempi positivi per tutti quelli che cercavano nella vita reale un mondo migliore. Le testimonianze di persone gentili e consapevoli di quanto fosse sbagliato lo status quo per dare coraggio ai loro corrispondenti in carne e ossa di combattere per ciò che era giusto.

Questa è stata la mia ultima lettura dell’anno, la centunesima, raggiunta quasi unicamente tramite audiolibri. Leggere in maniera differente dai libri cartacei è una linfa vitale per chi, come me, ha gravi problemi di vista. L’immaginazione ci ha aiutato tutti moltissimo in questo spiazzante anno che ha cancellato le nostre sicurezze. Spero solo che la lettura ci accompagni anche in tempi prossimi, tempi radiosi e migliori.

Recensione di Rossana Bandi
LA CAPANNA DELLO ZIO TOM Harriet Beecher Stowe

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