TRILOGIA SIBERIANA – EDUCAZIONE SIBERIANA – CADUTA LIBERA – IL RESPIRO NEL BUIO Nicolai Lilin

TRILOGIA SIBERIANA – EDUCAZIONE SIBERIANA – CADUTA LIBERA – IL RESPIRO NEL BUIO, di Nicolai Lilin 
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EDUCAZIONE SIBERIANA
La storia si sviluppa in Transnistria, regione dell’ex URSS proclamatasi indipendente, nel quartiere Fiume Basso. La tradizione siberiana era seguita dai ragazzi del luogo, ci si scontrava con gli “sbirri” o con le altre bande di minorenni. La strada era scuola di vita, presto si passava dal coltello alla pistola, si parlava di galera come altri ragazzi parlano del servizio militare o cosa faranno da grandi. Nella comunità siberiana l’ apprendistato è complicato, si deve imparare ad essere un “criminale onesto”, imparare un ossimoro.
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Una comunità criminale, con usanze e stile di vita fuori dalle regole di quella che chiamiamo “civiltà moderna”. E’ la storia di una famiglia e di un’ amicizia tra Kolima, il protagonista, e i ragazzi del suo quartiere, impegnati tutti nella lotta contro altre bande e la polizia.
Lo stile dello scrittore (russo ma parla e scrive in italiano) è molto espressivo descrivendo momenti tragici, crudi e molto realistici. Un’ epopea criminale raccontata da chi l’ha vissuta.
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CADUTA LIBERA
Si raccontano le vicende di Kolima nel Reparto sabotatori dell’esercito russo: è stato costretto ad arruolarsi per combattere la guerra Cecena. Un capitolo triste della storia, crudeltà verso gli uomini, i poveri, gli indifesi costretti a subire le decisioni e le macchinazioni politiche dei governi.
Libro difficile da leggere, un elenco di morte, distruzione torture. Molto descrittivo ma l’intento dell’autore, chiaramente è quello di fornire un “manifesto” contro la guerra e i suoi orrori, per la libertà del suo paese a tutt’oggi sotto dittatura.
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IL RESPIRO DEL BUIO
Kolima, dopo la guerra cecena, torna a casa in treno e sente che la guerra non lo ha abbandonato ma se la porta dentro con dolore. La sua preoccupazione è reinserirsi nella società civile ma da subito si accorge che un cecchino che ha combattuto per le forze speciali è visto più come una minaccia che come un eroe.
Torna in Siberia, dal nonno amato come un padre, per curare la sua anima e ritrovare il suo equilibrio psichico. Pagine queste di grande bellezza, quasi come una fiaba che porta il lettore in un mondo altro.
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Poi si torna nel mondo reale. A San Pietroburgo il suo arruolamento in una organizzazione paramilitare di un oligarca inviso al regime, riporta il protagonista alla dimensione di soldato, senza più nobili ideali per cui combattere. In un mondo fatto di violenza, corruzione dove solo i soldi muovono le persone.
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Recensione di Elena Costantino
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TRILOGIA SIBERIANA – EDUCAZIONE SIBERIANA – CADUTA LIBERA – IL RESPIRO NEL BUIO Nicolai Lilin
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L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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