
THE WOMAN IN BLACK, di Susan Hill (Polillo)
Un giovane avvocato riceve l’incarico di liquidare la proprietà di un’anziana vedova, che viveva reclusa in una lugubre tenuta spesso irraggiungibile a causa delle maree: una volta giunto a destinazione, l’avvocato scopre che la casa è ritenuta infestata da un fantasma, al quale vengono imputate anche morti sospette. Incuriosito, il protagonista inizia a indagare…
The woman in black è una classica storia di fantasmi che recupera atmosfere, elementi e suggestioni del romanzo gotico più ortodosso, pur essendo stato pubblicato negli anni 80: nelle sue pagine troverete scabrose storie familiari, elementi sovrannaturali, atmosfere nebbiose e malinconiche unite all’azione quel tanto che basta per mantenere alto il ritmo di lettura.
Il lettore noterà la sottile inquietudine che pervade il libro fin dall’inizio e che aumenta fino a trasformarsi in tensione man mano che la trama procede verso il climax, secondo le regole narrative tipiche di questo tipo di romanzo, che si conclude con l’immancabile sorpresa finale.
Non è un racconto originale, ma non ha la pretesa di esserlo: è solo un ottimo esempio di sapienza nel gestire gli elementi tipici del genere e di bravura nel tenere, con questi, il lettore incollato alla pagina.
Se amate il romanzo gotico, non lasciatevelo sfuggire.
Recensione di Valentina Leoni
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