PREMIO VIAREGGIO 2011: TROPPA UMANA SPERANZA, di Alessandro Mari (Feltrinelli)
Un bellissimo affresco del risorgimento italiano, visto attraverso gli occhi e le avventure di personaggi storici o meno, Vittorino e il mulo Astolfo, Lisander, Leda, Mazzini e Garibaldi con la sua Anhina (Anita), creano questa magnifica epopea della nascita d’Italia, o meglio, le prime timide avvisaglie.
Narrato con uno stile classicheggiante, elegante, con l’utilizzo di parole desuete che lo rendono una gioia letteraria per chi ama riconoscere termini che spesso rimangono relegati a romanzi più datati.
Lo consiglio, anzi straconsiglio, è un tomo importante, sono 746 pagine, ma non soffre ne’ di pesantezza, ne’ di cadute di stile o storia, utile pure a rinverdire vecchi ricordi di scuola, come le cinque giornate di Milano, e la visione di un mondo che è appena dietro alle nostre spalle.
Di Elena Raspanti
PREMIO VIAREGGIO 2006: Vite di pascolanti. Tre racconti Gianni Celati
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