PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2013: Alice Munro 

PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2013: Alice Munro – “maestra del racconto breve contemporaneo”

TROPPA FELICITÀ, di ALICE MUNRO

 

 

Di storie ne ho lette parecchie nella mia vita, ma i racconti della raccolta “Troppa felicità” di Alice Munro mi hanno restituito il piacere della lettura, che ultimamente era naufragato tra le pagine banali e insulse dei libri di tanti presunti grandi autori.

Le storie della Munro, ad una prima lettura sembrano semplici e ripetitive, ma ad una seconda lettura ( si leggono con calma ed una lettura non basta) iniziano a snocciolare tutta la loro complessità; complessità di natura formale attraverso l’uso di espedienti narrativi mirabilmente padroneggiati: la dimensione temporale si muove incessantemente tra passato e presente e all’interno dello stesso racconto cambiano anche i tempi verbali della voce narrante; una creazione della suspense eccezionale che spesso è il preludio di un finale completamente inatteso, ma che in realtà è sapientemente costruito attraverso lo stesso sviscerarsi della storia (state attenti a tutto: parole, pause, protagonisti secondari, sensazioni, turbamenti); complessità del contenuto che poi non è altro che il tentativo di mettere al centro della narrazione la Vita stessa, una vita che sembra di provincia, ben circoscritta all’interno di una realtà geografica precisa ( i luoghi di Alice Munro) ma che ribalta le premesse per assurgere a paradigma universale dell’esistenza.

Recensione di Marco Grossi

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